Natale è stato condizionato da una severa ondata di maltempo che ha portato piogge, temporali e venti di tempesta sulla nostra Penisola e in particolare in Appennino. Nevicate piuttosto copiose hanno interessato i versanti nordorientali del Gran Sasso e della Majella. Ma se è caduta tutta quella precipitazione nevosa negli Appennini, come mai le montagne e gli impianti di sci (alcuni non tutti) sono ancora in difficoltà?
Il pianeta sta pagando a caro prezzo la fusione dei ghiacciai e delle calotte polari, sia in termini ambientali che economici: a dirlo è il rapporto State of the Cryosphere presentato un mese fa a Cop29 in Azerbaigian, che mostra come gli effetti del ritiro dei giganti di ghiaccio stiano già causando danni per miliardi di dollari, con implicazioni crescenti per i territori montani e le comunità che dipendono da essi
Geo ha dedicato un documentario agli "uomini della neve" del ventunesimo secolo, un gruppo di volontari che da oltre vent'anni rievoca una storia straordinaria che ha per protagonisti gli abitanti di Cardoso, in Alta Versilia, che all'inizio dell'estate si spingevano fino all'omonimo passo, compiendo un dislivello di quasi 1.500 metri, per recuperare il ghiaccio necessario ai gelatai della Versilia e ai benestanti villeggianti della costa
In questi ultimi giorni del 2024, il cuore delle Alpi e delle Prealpi sembra vivere una stagione dai due volti. L’alta montagna si gode temperature insolitamente miti e cieli sereni, mentre le valli sottostanti rimangono intrappolate in un gelo notturno intenso, tipico dell’inverno. La colpa è di un robusto anticiclone di origine mediterranea, che da giorni domina incontrastato sulle nostre montagne, bloccando le perturbazioni fredde del Nord Atlantico e portando stabilità atmosferica e aria secca
L’immagine idilliaca ma ormai illusoria della montagna, i cambiamenti climatici, la sfida della “restanza”: abbiamo intervistato Michele Sasso sulla sua inchiesta, che ha esplorato luoghi e modelli di sviluppo di Alpi e Appennini per fare luce sui problemi che schiacciano le terre alte e su come reagiscono sindaci e abitanti
Il cambiamento climatico sta trasformando profondamente le montagne alpine, mettendo a dura prova un modello turistico che per decenni ha ruotato attorno alla neve e agli sport invernali. Il progetto BeyondSnow, promosso da Eurac Research nell’ambito del programma Interreg Alpine Space, si pone l’ambizioso obiettivo di offrire strumenti concreti e strategie innovative per affrontare queste sfide
Il Gilgit-Baltistan, regione montuosa del Pakistan settentrionale, sta affrontando una intensa ondata di freddo. Le basse temperature accompagnano una situazione di scarsa qualità dell'aria che continua ad aggravarsi con il persistere di queste condizioni atmosferiche
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| 27 dicembre | 15:00
Con le ciaspole sul Monte Mucrone, cima imponente che domina il Santuario di Oropa, immersi nel silenzio tra storia, arte e grandi paesaggi
La nuova Carta Forestale d’Italia è stata presentata dal CREA e dal Masaf come strumento di fondamentale supporto alle scelte di politica forestale e ambientale. Dalla carta si evince che, rispetto ai 10 milioni di ettari di boschi presenti in Italia, 4,5 risultano compresi nella definizione di “Aree interne” e circa 6,5 milioni si trovano al di sopra dei 500 metri di altitudine, quindi in aree montane
Sport
| 27 dicembre | 06:00
Calze GM è stata fondata a Trento nel 1959 da Giorgio Montagni, le cui iniziali forniscono il nome all’azienda che nel corso di pochi anni si è costruita una solida reputazione nel settore delle calze tecniche. Attraverso la voce di sua figlia Elisabetta, attuale ceo, ne ripercorriamo la storia e ne scopriamo la visione
"A un certo punto, all’improvviso, ho sentito bussare", racconta il libraio Marco Tosi. "Quell'episodio ha offerto un senso profondo alla mia attività"
Cartelli sepolti e vie di comunicazione bloccate, un metro e mezzo di neve. Il reportage da Campo di Giove sugli Appennini. L'ultima nevicata natalizia così abbondante risale al 1986: "La neve l’ha sempre fatta, ma noi negli ultimi anni ce la siamo dimenticata"
La memoria di Dantone, Prinoth, Perathoner e Riz, i quattro angeli della val Lasties, è sempre viva e rappresenta una testimonianza del coraggio e della generosità di soccorritori. Il presidente del soccorso alpino del Trentino, Walter Cainelli: "Sempre una grande commozione. Oggi mi ricorda le attività in corso in Abruzzo"
Il 26 dicembre di 25 anni fa la tempesta Lothar scaraventò a terra milioni di alberi in Svizzera, in particolare sull’Altopiano centrale. Com’è il bosco ora? Conoscerlo attraverso la testimonianza dei ricercatori del Wsl ci aiuta ad immaginare il futuro delle nostre foreste colpite da Vaia e dall’epidemia di bostrico
Una fotografia aerea del versante boscato a monte del Rifugio Vallorch, al Pian del Cansiglio, mostra un'insolita foresta "a strisce". Un'immagine del paesaggio curiosa, innaturale, che ci ha spinti a saperne di più, scoprendo così la storia e la leggenda legate a quel bosco
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