Gilgit-Baltistan nella morsa dell'ondata di freddo: minime da record e inquinamento atmosferico a livelli pericolosi nella regione pakistana

Il Gilgit-Baltistan, regione montuosa del Pakistan settentrionale, sta affrontando una intensa ondata di freddo. Le basse temperature accompagnano una situazione di scarsa qualità dell'aria che continua ad aggravarsi con il persistere di queste condizioni atmosferiche

di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il Gilgit-Baltistan, regione montuosa del Pakistan settentrionale, sta affrontando un’ondata di freddo senza precedenti, con temperature che hanno raggiunto livelli mai visti negli ultimi dieci anni. Secondo il Dipartimento Meteorologico pakistano, la media delle temperature minime a Gilgit è crollata a -8°C, rispetto ai -3°C e -5°C registrati negli ultimi anni. In alcune aree, come Skardu, il calo è stato ancora più marcato, con una temperatura media di -11°C, un abbassamento di ben 8°C rispetto al decennio passato.
I dati più estremi registrati negli ultimi giorni includono Skardu con -13°C, Leh con -12°C e Gupis a -9°C. Anche altre zone montuose, come Astore (-7°C), Hunza (-5°C) e Nagar, stanno vivendo condizioni climatiche eccezionalmente rigide, con cascate e corsi d’acqua congelati.
Le ondate di freddo sono periodi prolungati di temperature significativamente inferiori alla media stagionale, che possono durare da pochi giorni a settimane. Si verificano quando masse d’aria gelida, spesso provenienti dalle regioni polari o siberiane, si spostano verso latitudini più basse a causa di anomalie nei modelli di circolazione atmosferica.

In Asia meridionale, e in particolare nella regione del Gilgit-Baltistan, le ondate di freddo sono relativamente comuni durante l’inverno, ma le condizioni attuali risultano eccezionali per l’intensità e la durata. Questa ondata è attribuibile alla presenza di aria continentale secca e fredda, combinata con l’assenza di perturbazioni significative che potrebbero mitigare il raffreddamento.
Gli esperti attribuiscono questa ondata di freddo a una combinazione di fattori, come la persistenza di aria continentale fredda, l'assenza di copertura nuvolosa e l'eggetto dell'orografia. Infatti, una massa d’aria gelida e stabile proveniente dalla Siberia e dall’Asia centrale ha invaso la regione, abbassando drasticamente le temperature. La mancanza di nubi durante la notte ha facilitato la dispersione del calore dalla superficie terrestre, facendo crollare le temperature notturne e la conformazione delle montagne della regione ha amplificato il raffreddamento, intrappolando l’aria fredda nelle valli e creando condizioni ideali per il gelo estremo.
Le condizioni climatiche estreme stanno mettendo a dura prova la vita quotidiana dei residenti, che si trovano ad affrontare congelamenti di tubature, interruzioni nella fornitura di energia elettrica e difficoltà nei trasporti. Le autorità locali hanno invitato la popolazione a prendere precauzioni, come mantenere le abitazioni calde e limitare le attività all’aperto, per ridurre il rischio di ipotermia e altri problemi legati al freddo.
In qusta equazione però è necessario tenere conto di un ulteriore elemento: l'inquinamento atmosferico. Infatti, Karachi, il principale centro economico del paese, sta vivendo una combinazione di freddo intenso e qualità dell'aria estremamente scadente. La città ha registrato un indice di qualità dell'aria (Aqi) di 199, classificato come "non salutare" dal monitor svizzero IQAir. Questa situazione è ancora più critica a Lahore, dove l'AQI ha toccato il livello "pericoloso" di 303, rendendo la città una delle più inquinate al mondo.

Le ondate di freddo favoriscono il ristagno dello smog e peggiorano la qualità dell'aria a causa di un fenomeno chiamato inversione termica. Normalmente, l'aria calda vicino al suolo tende a salire, portando con sé le particelle inquinanti e favorendo la loro dispersione nell'atmosfera. Durante un'ondata di freddo, invece, uno strato di aria fredda rimane intrappolato vicino al suolo, sovrastato da aria più calda. Questo "coperchio" termico impedisce il movimento verticale dell'aria, intrappolando polveri sottili, gas nocivi e altri inquinanti vicino al livello del terreno. Di conseguenza, lo smog si accumula, creando condizioni di elevata concentrazione di inquinanti atmosferici, che possono persistere per giorni o settimane, aggravando i rischi per la salute pubblica.
L'accoppiata di temperature rigide e smog presenta rischi significativi per la salute, specialmente per le persone più vulnerabili, come bambini, anziani e individui con malattie respiratorie o cardiovascolari. A Lahore, le autorità hanno consigliato di limitare le attività all'aperto, un consiglio che risuona anche per le altre città colpite.
Il Gilgit-Baltistan sperimenta regolarmente inverni rigidi, con temperature che spesso scendono sotto lo zero, ma ondate di freddo estremo come quella attuale sono più rare. L’ultimo episodio paragonabile risale al gennaio del 1987, quando Gilgit registrò una temperatura minima record di -13,5°C.
Secondo il Dipartimento Meteorologico, l’ondata di freddo dovrebbe intensificarsi ulteriormente nei giorni a venire, con scarse prospettive di miglioramento in termini di qualità dell'aria.