Diverse processioni pasquali ogni anno vengono organizzate tra Alpi e Appennini. Il fine ultimo di queste celebrazioni è forse quello di rinsaldare il senso di appartenenza a una comunità. I legami, sfibrati dalle incombenze quotidiane, si riallacciano per qualche giorno, o anche solo per qualche ora. In un presente a trazione individualista ciò è importante perché, a prescindere dal credo, permette di respirare un sentimento di collettività
Questa sera, a Propaganda Live, la trasmissione condotta da Diego Bianchi (Zoro), è stato intervistato Antonio Albanese, attore protagonista insieme a Virginia Raffaele del film fresco di uscita Un mondo a parte del regista Riccardo Milani. Il film ha il merito di puntare i riflettori sulle difficoltà che stanno attraversando molti paesi di Alpi e Appennini. Difficoltà che si propagano di anno in anno, ma di cui ancora si parla poco. "Se chiudi una scuola in un modo o nell’altro si disgrega una comunità, si spezza, si divide, perché devi raggiungere altre località"
"Un mondo a parte", il film di Riccardo Milani che vede come attori protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele, punta i riflettori sulle difficoltà che stanno attraversando molti paesi di Alpi e Appennini. Difficoltà che si propagano di anno in anno, ma di cui ancora si parla poco. La nostra recensione
Arriva al cinema "Un mondo a parte", film girato nel Parco Nazionale d'Abruzzo che parla di scuola, di integrazione, di spopolamento, di aree interne, di Terre alte. Il regista è Riccardo Milani, gli attori protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele. Un'occasione per parlare di "restanza"
Uno dei primi lunghi giri in bici a primavera, una scritta trovata su un muro, un pensiero su quanto il ciclismo potrebbe veicolare un nuovo messaggio sulla montagna e su chi ancora vi abita
Sara Furlanetto, fotografa e co-ideatrice del progetto Va Sentiero, ci racconta nuove modalità di esplorare e descrivere le terre alte e le aree interne, nell'ultima puntata di Un quarto d'ora per acclimatarsi, il podcast de L'AltraMontagna che approfondisce i problemi ambientali e sociali sperimentati dalle terre alte tramite la voce di chi le vive, le affronta e le studia
Sull’Altipiano dei Sette Comuni oggi ha fatto capolino la kuksneea, la neve di aprile (che ormai è alle porte). È la neve del cuculo, ma è anche un’esortazione dal passato per tornare a osservare con la dovuta attenzione gli elementi paesaggistici che ci circondano, i fenomeni atmosferici e i comportamenti degli animali
"Da questo passaggio sociale (la scoperta del tempo libero) nasce il mio 'andare in montagna'. Fino a lì ero andato a caccia, a funghi, a far legna, a pescare nell'ambiente in cui vivo, cioè in salita. Ma la montagna restava sfondo, infido e sfiancante, di altre attività. Finalmente abbiamo cominciato ad andar in montagna con le mani in tasca con il solo, generico scopo, di stare meglio"
A importare la pratica dello sci sulle Alpi italiane fu l'ingegnere Adolfo Kind: nel 1896, si fece spedire a Torino un paio di sci Jakober dalla ditta svizzera di Glarona. Tale acquisto segnerà, con l’energia e la risolutezza delle grandi invenzioni, il futuro approccio ai declivi ricoperti di neve, nonché l’avvenire socio-economico e paesaggistico delle Alpi
La Via della Frutta Antica, un percorso di circa otto chilometri, nasce da un’idea di Maurizio Gaio e di Slow Food Primiero, in collaborazione con la Comunità di Valle. Vuole stimolare un tipo di turismo lontano da paradigma mordi e fuggi della rapidità e degli spot “instagrammabili”, focalizzato invece sull’esperienza lenta e la scoperta del territorio, della sua storia e delle sue specificità
Davide Longo, piemontese di nascita, è uno scrittore molto legato a territori di provincia, quasi di nicchia. Ha pubblicato per diversi editori italiani, sperimentando anche la letteratura per bambini e ragazzi. Ha scritto sceneggiature ed è un camminatore per abitudine. "Nel 2004 la narrativa che si occupava di montagna era considerata eccentrica, di nicchia, addirittura azzardata, visto che il pubblico italiano era poco sensibile a quel tipo di ambientazioni"
Il 22 marzo del 1894 nacque una delle “alte vette” artistiche del ‘900 italiano: Osvaldo Licini. Dopo aver tanto viaggiato e visto decise, nel 1926, di rientrare definitivamente a Monte Vidon Corrado (429 metri), un rilievo dell'Appennino marchigiano dove i diversi stimoli artistici assorbiti si consolidarono in un percorso originale e, per certi aspetti, solitario
Nei testi di Francesco Guccini si trovano spesso accenni alle foreste: boschi naturali, che prosperano senza l'uomo, e boschi coltivati, che dialogano con l'uomo. In questa Giornata internazionale delle foreste riascoltare alcune canzoni del cantautore appenninico è un esercizio che apre mente e cuore alla complessità, permettendoci di riflettere sulle sfide del nostro tempo
Un 53enne era rimasto sepolto nella neve per oltre 23 ore, ma era stato trovato incredibilmente vivo in condizioni gravissime con una temperatura corporea di 23 gradi e un congelamento alla mano. Il modo in cui è stato curato fa scuola, il caso gestito dall'Azienda sanitaria dell'Alto Adige e da Eurac Research è stato pubblicato su una rivista scientifica
Comprendere: prendere con sé. Comprendendo quindi prendiamo con noi un frammento di umanità, e frammento dopo frammento forse un giorno, come auspicava Rigoni Stern, al mondo ci sentiremo tutti fratelli
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