A causa delle piogge battenti che hanno colpito i Colli Berici nelle scorse settimane, dal versante che si affaccia sul paese di Lumignano (punto di riferimento per molti climber del Nord-Est) sono caduti alcuni massi. L'instabilità di questi ha reso urgente un intervento di messa in sicurezza da parte del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, soprattutto per tutelare il paese sottostante
Montefurtì è il progetto fotografico di Michele De Santis che racconta la storia di spopolamento e abbandono comune a tanti paesi italiani, dove ogni partenza lascia un vuoto incolmabile. Ecco alcune delle immagini che ha realizzato
Nell'Emilia-Romagna che sta gestendo la sua quarta alluvione in un anno e mezzo, tra meno di un mese si vota per le elezioni del nuovo presidente della Regione, e così la fragilità dell'Appennino romagnolo diventa terreno di scontro politico
La provincia autonoma di Bolzano ha approvato il “Piano Clima” provinciale che traccia una roadmap da qui al 2040 per la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico integrando anche strategie di adattamento locale in previsione delle sfide future come eventi meteorologici estremi, siccità e inverni rigidi che alternano a periodi di caldo anomalo. Linda Schwarz, rappresentante del Stakeholder Forum per il clima, "nel 2040 la qualità della vita sarà più sostenibile e l'ambiente meno inquinato rispetto a oggi ma l'individualismo continuerà a giocare un ruolo importante"
Mentre una nuova pista da bob sta prendendo forma ai piedi delle Tofane, dalla parte opposta delle Alpi italiane riposa l'impianto di Cesana-Pariol. Un lungo serpentone di cemento e lamiera, realizzato in occasione delle Olimpiadi di Torino 2006, costato 110 milioni di euro e abbandonato a pochi anni dall'inaugurazione
"Occorre guardare alla montagna come luogo che se non torna a vivere, franerà sulla città. Sullo spopolamento e sull'abbandono dei territori si fa troppo poco. Compreso non parlarne". Così il Presidente nazionale Uncem
Una gestione dell'overtourism in chiave ludico-elitaria: milioni di soldi pubblici in impianti di innevamento artificiale, piste di plastica con cui rivestire i pendii per sciare tutto l'anno. Ecco il viatico altopianese per la promozione del territorio
Il sindaco di Londa, uno dei comuni dell'Appennino tosco-romagnolo, la porta fiorentina del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna, l'11 ottobre ha indossato la fascia tricolore per andare a protestare di fronte alla banca del paese, una filiale della Cassa di risparmio di Firenze (gruppo Intesa San Paolo) destinata alla chiusura. Ecco le motivazioni di questa decisione
Milano è una città in cui vive un numero sorprendente di persone che amano e frequentano valli, boschi sentieri e cime. L’obiettivo del Milano Montagna festival è quello di creare un contesto urbano dove conoscere e approfondire le più belle storie e incontrarne i protagonisti. L’appuntamento è per il 26 e 27 ottobre
Stefano Collini ha compiuto una vera impresa portando le mucche dalla Val di Non alla sua valle attraverso il passo Grostè. Una demonticazione d'altri tempi: ''Ho preparato l’impresa con grande attenzione, in modo che gli animali fossero sempre in condizioni di sicurezza: ero stato a vedere il percorso tre volte per capire se fosse fattibile. Inoltre mi ero dotato di uno steccato mobile e delle fettucce per proteggerle maggiormente durante i passaggi più esposti e i punti più critici''
Chissà, tra qualche vendemmia il rafforzativo Baldo comparirà nella specifica produzione enologica, per uve destinate alla spumantistica. Lo hanno proposto a Brentonico autorevoli esperti in convegno promosso da Albino Armani, imprenditore di una famiglia lagarina che opera nel vino dal lontano 1607, con cantine in Veneto, Friuli e vigneti trentini proprio sul versante di fondovalle del Monte Baldo
Accompagnatore di Media Montagna, Guida Ambientale Escursionistica, Guida Alpina, Guida Naturalistica: sono solo alcune delle figure che lavorano in montagna. Ecco cosa sapere se si vuole essere accompagnati in sicurezza
Il Sole è tramontato e le prime aurore cominciano a vedersi in mezzo al bagliore del crepuscolo
L’Alpe du Grand Serre è la prima stazione sciistica di questa importanza a chiudere nelle Alpi settentrionali. "Il modello economico 'tutto sci', sul quale continuiamo a fare affidamento, potrà continuare solo in alcune grandi località che non attraversano difficoltà economiche. A poco a poco, i comuni stanno comprendendo questi problemi, soprattutto quando si pone la questione di continuare a finanziare le stazioni a scapito di altri servizi"
"Pista ancora incerta, devastazione ambientale già sicura". Così s'intitola un comunicato pubblicato dal Coordinamento Associazioni Ambientaliste Alto Bellunese. "Noi ambientalisti lo avevamo giustamente preconizzato: un paesaggio devastato da trincee profonde, muraglioni di cemento, terra e fango, là dove c’erano un parco giochi e un bel bosco di larici"
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