L'alpinista Walter Bonatti aveva ragione: non tutti provano a cambiare rotta e in pochi ci riescono. Ma questo, a mio parere, è solo in parte causato da una mancanza di volontà: se nasci in un contesto imperniato sullo spreco; un contesto che ti educa/invita a consumare a più non posso, a "mangiare senza fame", è molto difficile rinnovare i propri comportamenti, perché vorrebbe dire uscire da una presunta normalità
I focolai di bostrico si scorgono in modo nitido anche in boschi lontani dalle valli compite da Vaia. Ad esempio sugli Appennini, in Alta Val Parma e in Val Cedra, dove le chiazze provocate dal coleottero si palesano inconfondibili nel paesaggio. Vediamo insieme perché
Con l'estate ormai alle porte, i primi annunci e i primi articoli comparsi sulle riviste di settore propongono come ogni anno le solite mete, i soliti trekking, le solite esperienze. Il traffico che si deve affrontare per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo ci invita ad adottare una prospettiva meno convenzionale, così da essere artefici delle proprie esperienze
L’infelice affermazione di Paolo Roccatagliata, consigliere di Municipio 2 di Fratelli d'Italia a Milano, è figlia di un dilagante flusso di veleno e, al contempo, lo alimenta con un'intensità che, oltre a sconcertare, spaventa
Zero voti. Questo è il dato da cui partire per analizzare l’esperienza elettorale di Luca Mercalli, noto climatologo e divulgatore scientifico che, proprio dai dati, ricava quotidianamente le informazioni per elaborare studi o riflessioni. "Per me non è un fallimento è un’indicazione importante su come la società considera questi temi e quanto sarà difficile in futuro uscire fuori dalla sacca di indifferenza ambientale nella quale ci siamo cacciati"
Walter Bonatti è diventato il soggetto di un murales, intitolato “L’ascesa” e realizzato su una parete della stazione intermedia della celebre Skyway, la funivia che da Courmayeur raggiunge Punta Helbronner (3.462 metri) sul Monte Bianco. Gli avrebbe fatto piacere apparire sulla parete di un’infrastruttura di natura antitetica rispetto agli “assoluti silenzi” e agli “immensi spazi” dove aveva “trovato una ragione d’essere, un modo di vivere a misura d’uomo”?
Ancora si staglia leggibile, sul monte Giano, la scritta DUX: una composizione arborea, retaggio del Ventennio fascista, sopravvissuta a incendi e proposte di cancellazione (anche se la X inizia a sfumare). Una domanda alimenta il dibattito: è corretto rimuovere un elemento paesaggistico figlio di un periodo storico bieco, oppure, al contrario, è necessario mantenerlo come monito per le generazioni che verranno?
Elezioni europee: tra "brusche e preoccupanti regressioni" e idee giovani e nitide da cui ripartire. Tra queste una rinnovata concezione delle montagne: non più barriere, ma spazi aperti, di convivenza, dove le diversità si abbracciano in un dialogo rispettoso e fecondo
Negare la connessione causale tra le attività umane e i cambiamenti climatici è più semplice che accoglierla, e le motivazioni che spingono alcune frange sociali a rifugiarsi nel rifiuto e nella negazione dell'evidenza scientifica sono le più disparate. Cercare di comprendere quali siano i motivi che spingono al rifiuto della scienza è il primo passo per divulgare informazioni corrette e vere
La ministra del Turismo Daniela Santanchè presenta e commenta la decisione di stanziare altri 230 milioni di euro per finanziare, nei prossimi cinque anni, impianti di risalita e di innevamento artificiale. Ma sulla necessità di continuare ad alimentare con ingenti risorse pubbliche un settore che, a causa dei cambiamenti climatici, rischia di avere gli inverni contati, inizia a esserci un dilagante e comprensibile scetticismo
Giacomo Giordani, il giorno prima del settantesimo compleanno, ha effettuato il suo ultimo intervento come Tecnico di Elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico insieme al nipote Daniele Barzon, da poco entrato nella grande famiglia del Cnsas come aspirante soccorritore. Un momento simbolico, sebbene del tutto accidentale, che ha in qualche modo saldato un legame che supera i confini della parentela per abbracciare quelli dell’etica civile
La notizia del sentiero chiuso a causa dei “guardoni” che, nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, salivano sul Monte Marsicano per filmare gli orsi durante l’accoppiamento, travalica i confini de voyerismo (la perversione per cui si gode spiando gli atti sessuali altrui) per abbracciare invece il crescente e smanioso desiderio di immortalare contesti insoliti, diversi rispetto a quelli della vita quotidiana