Contenuto sponsorizzato
Cultura | 14 agosto | 06:00

"Lo spopolamento si combatte con creatività, cultura e collaborazione". Nella montagna del futuro ci sono musica, arte, teatro e cinema

In bassa Valle Stura in Piemonte è nato un Distretto che unisce quattro Comuni per altrettanti punti di interesse. Un migliaio di abitanti coinvolti in un progetto che punta a costruire un modello di sviluppo sostenibile capace di tutelare l'ambiente, migliorare la qualità della vita dei residenti e creare nuove opportunità per le prossime generazioni attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Nella montagna del futuro ci sono musica, arte, teatro e cinema. È l’intuizione del Distretto Montagna Futura, due anni di percorso, quattro Comuni per altrettanti punti di interesse, tutti nella bassa Valle Stura in Piemonte. Un territorio che coinvolge un migliaio di abitanti a una ventina di chilometri da Cuneo. L’obiettivo è quello di costruire un modello di sviluppo sostenibile capace di tutelare l’ambiente, migliorare la qualità della vita dei cittadini e creare nuove opportunità per le prossime generazioni, attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e l’organizzazione di eventi.
 

Moiola, 200 abitanti, è una delle tappe di Viapac, la via per l’arte contemporanea che collega Caraglio in Italia a Digne-les-Bains in Francia. Rittana, cento abitanti e un Museo diffuso, è punto di partenza de La draio de l’Estelo, percorso di arte contemporanea immerso nella natura. Nella piazza principale di Roccasparvera c’è un forno a legna: il suo proprietario si chiama Sirio Cavallera ed è un appassionato musicofilo. Oggi è affidata a lui la direzione artistica di un calendario di eventi musicali che richiama pubblico da tutta l’area. A Valloriate, dove la memoria della guerra e della Resistenza in Valle Stura è conservata in un percorso museale, è nato il Nuovi Mondi Festival, uno dei Festival di Cinema di montagna più importanti lungo lo stivale. È bastato unire i puntini per dare vita a un collettore di declinazioni di cultura in grado di dare un’identità precisa, turistica e non scontata, a un’area.

 


 

Silvia Bongiovanni, project manager di Montagna Futura: "La chiave per combattere lo spopolamento e il depauperamento culturale ed economico che usa Montagna Futura sta nella creatività e nella cultura, strumenti potenti perché in grado di rompere gli schemi e capaci di costruire nuove identità ibride, tra attrattività e nuova capacità di abitabilità per i paesi. Un progetto ambizioso che prima di tutto mette al centro la collaborazione, tra piccoli Comuni e tra pubblico e privato. Soltanto insieme crediamo sia possibile costruire nuovi futuri".

 

Il progetto è sostenuto da Fondazione Crc (Bando Comunita in rilievo) e dal Ministero della Cultura (Bando Piccoli comuni turistici): in concreto si tratta di un ecosistema pubblico privato composto dai quattro Comuni, sei associazioni culturali e due cooperative sociali. Partendo dalle identità culturali, ogni Comune ha scelto un linguaggio artistico che declina in proposte culturali per differenti target. Il teatro a Moiola, l’arte contemporanea e l’architettura a Rittana, la musica a Roccasparvera e il cinema a Valloriate. Appuntamenti pensati per le comunità e incontri dedicati invece ad attrarre e costruire nuovi pubblici.

 

Non ci sono soltanto eventi tra i progetti di Montagna Futura. La rigenerazione urbana è un tassello fondamentale. A Rittana si sta progettando un Ostello della creatività, l’ex Municipio di Roccasparvera diventerà punto di incontro e foresteria, mentre a Valloriate la piazza del Centro polifunzionale verrà ripensata. E poi c’è il linguaggio multimediale, che si traduce in un podcast (“Vuoti a perdere”, realizzato nell’ambito di un laboratorio di inclusione sociale, su argomenti rigorosamente montani) e in una piattaforma di cinema free online (“Amerigo”, una costola del Nuovi Mondi Festival).

 

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Cultura
| 21 gennaio | 08:15
Durante il discorso di insediamento, ha promesso che il monte Denali (con i suoi 6190 metri d'altezza il più alto del Paese) tornerà a chiamarsi come stabilito nel 1917. Ecco i motivi
Idee
| 21 gennaio | 06:00
Promosso dal gruppo di lavoro Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano e giunto nel 2025 alla quarta edizione, il premio chiede alle sezioni CAI di segnalare figure emblematiche nel preservare saperi e tradizioni dei paesi montani
Ambiente
| 20 gennaio | 19:19
 Specialmente tra la dorsale abruzzese e quella umbro marchigiana abbiam vissuto dei valori termici davvero molto bassi, con temperature che a 2000 metri hanno sfiorato anche i -12°C. Nel video siamo sul Vettore (Parco Nazionale dei Monti Sibillini immortalato da Paoloantonio D’Ettorre)
Contenuto sponsorizzato