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Cultura | 15 gennaio | 06:00

L'EDITORIALE. Elicotteri, e-bike, motoseghe, ... Il valore di un mezzo o di uno strumento varia a seconda dell’utilizzo che se ne fa, anche in montagna

Non è raro che il dibattito pubblico metta alla gogna mezzi o strumenti adoperati in montagna. Ciononostante il problema è l'utilizzo più o meno corretto che se ne fa

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il valore di un mezzo o di uno strumento varia a seconda dell’utilizzo che se ne fa. Pensate all’elicottero: l’elicottero in montagna può rivelarsi un veicolo eccezionale, efficace in modo particolare dove le asperità orografiche spesso non lasciano alternative. È sufficiente pensare a come viene adoperato dai soccorritori. Alcuni miei amici, senza elicottero, non sarebbero più qui tra noi.

Sempre l’elicottero, tuttavia, può perpetuare pratiche fuori tempo massimo e, soprattutto, sconnesse dal contesto. Volare per scopi ludico-ricreativi (eliski, eliturismo, ...), ad esempio, potrebbe essere evitato. Anzi: dovrebbe essere evitato considerata la fragilità di molte aree montane e le difficoltà climatiche che stiamo attraversando. Potrebbe essere una rinuncia semplice che, in ogni caso, non vieta di visitare le montagne con mezzi più adatti alle caratteristiche ambientali e sociali di una determinata area.

 

Uno di questi mezzi è la bicicletta. Ma anche la bicicletta stimola una riflessione, soprattutto quando il nome è preceduto dalla vocale E di “electric”.

Anche nel caso delle biciclette con pedalata assistita il problema non è imputabile al mezzo, ma all’utilizzo più o meno appropriato che se ne fa. Come l’elicottero, infatti, pure l’e-bike è potenzialmente straordinaria: può essere un incentivo a sostituire o a ridurre l'utilizzo dell'automobile nella vita di tutti i giorni, in montagna così come nelle città. Sul piano turistico, inoltre, laddove il territorio risulta idoneo, può rappresentare una risorsa importante: dalle mie parti, ad esempio, le gite organizzate in bicicletta con pedalata assistita stanno sostituendo quelle più fragorose in quod. Spesso sono visite guidate, che si sviluppano a tappe riuscendo ad appagare i desideri ludici e culturali del turista.

La preoccupazione subentra quando, per ampliare il raggio d'azione di questi mezzi, il territorio viene forzato, con l'inevitabile rischio di comprometterlo. D’altronde le e-bike consentono di percorrere itinerari impegnativi o fuori traccia, favorendo la diffusione della bicicletta anche in aree caratterizzate da un’esclusiva vocazione escursionistica.

 

Elicotteri, e-bike, mountain bike, motoseghe, harvester, forwarder (questi ultimi due strumenti, legati alla meccanizzazione forestale, verranno a breve approfonditi da L’AltraMontagna), … tutti mezzi o strumenti che in montagna camminano su una linea sottile, come quella di un’affilatissima cresta. Per non perdere l’equilibrio, per non trasformare il mezzo in uno strumento pericoloso, è necessario divulgare consapevolezza ed educazione: tra i fruitori del territorio, ma soprattutto tra chi lo governa e lo gestisce.

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