Come possono convivere i diversi fruitori della montagna? Un territorio s'interroga per tracciare nuove forme di co-abitazione
Ci sono luoghi che da mesi si stanno interrogando, mettendo insieme le varie anime che compongono l’identità di chi vive la montagna. Succede nell’area che si affaccia sul Monviso (Piemonte), dove a settembre si svolgeranno tre workshop per individuare soluzioni consapevoli per rispondere a situazioni di conflitto o di difficoltà di convivenza tra diverse tipologie di frequentatori e tracciare nuovi percorsi per individuare migliori forme di co-abitazione. Una modalità partecipativa attraverso questionari, analisi delle risposte e tavoli di lavoro, che è già stata adottata sul versante francese

di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Sono settimane di grande dibattito sul tema dell’overtourism, «il sovraffollamento di una località a seguito di un eccessivo afflusso di turisti - come recita la voce sul dizionario -, che crea disagi ai residenti e ai turisti stessi». La questione riguarda grandi città, zone balneari e terre alte. Ci sono luoghi che da mesi si stanno interrogando, mettendo insieme le varie anime che compongono l’identità di chi vive la montagna.
Succede nell’area in territorio italiano che si affaccia sul Monviso (Piemonte), dove a settembre si svolgeranno tre workshop per individuare soluzioni consapevoli per rispondere a una domanda centrale: come possono convivere i diversi fruitori della montagna?
Tutto è partito da una serie di questionari diffusi la scorsa primavera tra chi vive, frequenta o lavora in montagna. Dalle trecento risposte raccolte, è stato elaborato un articolato documento che prende in considerazione, in forma complessiva e suddivisa valle per valle, le situazioni di conflitto o di difficoltà di convivenza tra le diverse tipologie di frequentatori e fruitori di un territorio che va dalla Valle Stura fino all’Infernotto. Secondo quanto emerso, le maggiori criticità derivano dal disturbo causato dal passaggio di motociclette e quad sui sentieri escursionistici, dalla difficile convivenza tra attività di pastorizia e turistiche e tra caccia e pratiche ricreative e dalla gestione dei cani domestici negli ambienti naturali. Da lunedì 23 a mercoledì 25 settembre l’analisi diventerà seminario partecipato in altrettanti incontri aperti alla partecipazione di residenti, operatori turistici, gestori di rifugi, amministratori, agricoltori, turisti ed escursionisti.

Grazie a questa seconda fase di confronto con gli attori del territorio, si intende ragionare insieme sia sotto il profilo delle criticità sia rispetto alle possibili soluzioni, tentando di tracciare nuovi percorsi per individuare migliori forme di co-abitazione. In ciascuna giornata verrà analizzato quanto emerso, favorendo la presa di consapevolezza dei conflitti esistenti; a seguire il lavoro verrà svolto a gruppi, che si concentreranno su una specifica criticità per individuare buone prassi da proporre per superarla. I workshop si muoveranno su tre linee principali: la sensibilizzazione, per individuare modalità efficaci di veicolazione dei messaggi; la mediazione e prevenzione, per informare in modo puntuale e anticipato l’utenza sulla possibilità di incontrare sul proprio percorso altre tipologie di frequentatori della montagna; l’allestimento, per provare a valutare se sia possibile riservare alcune zone della montagna a specifiche tipologie di utenza in determinati periodi, valutandone gli impatti e le ricadute pratiche.
A condurre il lavoro, l’agenzia francese Indivisible, specializzata nell’analisi di problemi sociali, organizzativi, educativi e di sostenibilità ambientale con una modalità partecipativa, che ha preparato i questionari e analizzato le risposte ricevute, completando in questo modo un’indagine già svolta sul versante francese. Si tratta di una delle attività previste dal progetto Interreg Alcotra Velo-PLUF! - La famiglia in bicicletta, finalizzato a migliorare l’offerta cicloturistica e i servizi turistici per le famiglie sul territorio transfrontaliero delle terre del Monviso.
Il programma dei workshop: lunedì 23 settembre, dalle 15 alle 18, alla Porta di Valle di Demonte; martedì 24 settembre, dalle 15 alle 18, nella Sala degli Specchi de Il Quartiere di Saluzzo; mercoledì 25 settembre, dalle 9 alle 12, nella sala Milli Chegai di Dronero. La partecipazione ai workshop è gratuita e non occorre prenotare. Per informazioni: scrivere a staff_sindaco@comune.saluzzo.cn.it.
La foto è di Michele Lana su Unsplash