Sull'Appennino skipass sempre più per ricchi: Roccaraso costa più che il Tonale e gli investimenti (su snowfarm e cannoni) si fanno pagare
Molti amanti delle località appenniniche iniziano a ritenere i costi degli skipass inaccessibili, e non sono mancati i paragoni con le blasonate stazioni sciistiche del nord Italia. Ad esempio al Passo del Tonale - Ponte di Legno, uno skipass giornaliero in dicembre costerà meno che a Roccaraso

di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il comprensorio degli sport invernali dell’Alto Sangro, nella giornata di oggi, ha pubblicato i costi degli skipass giornalieri, settimanali e annuali, validi per la prossima stagione. Appena resi noti, in molti hanno considerato i prezzi troppo elevati, specificando che con lo stesso prezzo, e forse anche qualcosa in meno, è possibile andare a sciare nei più blasonati comprensori del nord Italia.
Andando nel dettaglio, ecco quali saranno i prezzi della prossima stagione a Roccaraso partendo dal presupposto di volere sciare una sola giornata. I prezzi di acquisto degli skipass, che possono essere fatti online, variano a seconda del periodo che si sceglie. Ad esempio, se volessimo sciare dalla prossima data di apertura al 15 di dicembre, il giornaliero per un adulto avrà un costo di 56 euro mentre per Junior e Senior di 50. Aumenta ancora il prezzo nel periodo compreso tra il 16 dicembre e il 12 gennaio, che arriva a sfiorare i 60 euro, 58 per la precisione.
Dal 13 gennaio al 10 di marzo invece da 58 euro si scenderà a 57. La politica della stazione sciistica abruzzese sembra piuttosto chiara: cercare di mettere un freno al turismo ‘mordi e fuggi’ considerato in qualche modo dannoso per le aree turistiche di zona. Negli ultimi anni, specialmente nei fine settimana, sulle piste di sci dell’Appennino sono state registrate migliaia e migliaia di presenze e in molte occasioni molti turisti hanno anche espresso le loro lamentele riguardo un’affluenza ritenuta superiore alla regolare capienza.
L’aumento generale dei prezzi è tuttavia dovuto, probabilmente, anche a investimenti molto onerosi che negli ultimi anni le stazioni dell’Appennino stanno mettendo in pratica per tentare di difendersi dal generale aumento delle temperature dovute al cambiamento climatico. Gli investimenti nelle snow Farm e nell’innevamento programmato sta favorendo un potenziamento delle possibilità di produrre neve, anche con temperature lievemente al di sopra degli zero gradi, e che garantiscono agli impianti di produrre innevamento anche in condizioni climatiche più miti della media.
Questo sicuramente incide e ha inciso su di un aumento generale dei prezzi.
Molti amanti delle località appenniniche iniziano a ritenere i costi degli skipass inaccessibili, e non sono mancati i paragoni con le blasonate stazioni sciistiche del nord Italia. Ad esempio al Passo del Tonale - Ponte di Legno, uno skipass giornaliero in dicembre costerà meno che a Roccaraso. In particolare si legge che acquistando online uno skipass, alcuni giorni prima di andare a sciare, garantisce uno sconto del 25% sul giornaliero. Questo significa che ci acquista un coupon valido per una giornata, dai 58 euro di partenza (per esempio al 13 dicembre) andrà a pagare un totale di 43,50 euro.
La stazione dell’Alto Sangro, come spiegato precedentemente, sembrerebbe preferire invece incentivare le settimane bianche o gli acquisti per gli skipass stagionali. Si trovano delle offerte vantaggiose per chi fosse intenzionato a sciare oltre 4 giorni, mentre con un biglietto valido per la giornata escluso l’affitto del materiale tecnico si arrivano a pagare 58 euro. Persiste poi l’incognita della neve negli ultimi anni presente in modo incostante e saltuario in Appennino, che porta i turisti a porsi la domanda se investire tutti questi soldi per una giornata di sci.
Lo sci alpino, a causa della lievitazione dei prezzi degli ultimi anni, sta diventando sempre più uno sport per ricchi.