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Attualità | 29 maggio | 16:45

Senza cuoco con la stagione alle porte, l'appello del rifugio: “Facciamo fatica a trovare persone con la nostra passione per la montagna. Aiutateci”

Il post del rifugio Brentei (incastonato al centro delle Dolomiti di Brenta, sul versante occidentale che guarda Madonna di Campiglio ed il gruppo dell'Adamello-Presanella): “Negli ultimi tempi abbiamo visto cambiare completamente il modo di vivere e approcciare la montagna e questo si è rispecchiato anche nel mondo dei collaboratori”

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Cari amici, siamo a scrivervi questo post per chiedervi aiuto come fatto in passato, anche se questa volta essendo il 29 maggio sarà una missione pressoché impossibile”. Inizia così l'appello lanciato sui social dai gestori del rifugio Brentei (incastonato, a 2.182 metri di quota, al centro delle Dolomiti di Brenta, sul versante occidentale che guarda Madonna di Campiglio ed il gruppo dell'Adamello-Presanella), che con l'inizio della stagione ormai alle porte (l'apertura è prevista per il 20 giugno) si trovano oggi senza un cuoco.

 

“Negli ultimi tempi – scrivono – abbiamo visto cambiare completamente il modo di vivere e approcciare alla montagna e questo si è rispecchiato anche nel mondo dei collaboratori che ci richiedono di accompagnarci durante i mesi estivi”. Infatti, continuano: “Siamo costantemente sottoposti ad una difficoltà a reperire persone con la nostra passione per la montagna che ci aiutino a portare avanti le strutture ad alta quota con la stessa nostra passione e voglia”.

 

Proprio oggi, si legge nel post, i gestori hanno infatti avuto notizia che una delle persone che avrebbe dovuto portare avanti la cucina, il cuoco: “Ha abbandonato la nave”. Detto questo “siamo a chiedervi di aiutarci condividendo il più possibile questo post e chissà che qualche amico magari cuoco sia ancora in cerca e abbia voglia di far parte del nostro team per l'estate che inizierà a breve. Per tutti i dettagli, siamo ben aperti a parlarne direttamente via telefono”.

 

I contatti sono quelli di Michele e Gabriele, figli della guida alpina Luca Leonardi e della moglie Antonella che, nel 2009, hanno preso in gestione la struttura di proprietà del Cai di Monza dopo la storica gestione (ben 62 anni) del famoso alpinista Bruno Detassis, definito il “Re del Brenta”, e del figlio Claudio. “Grazie infine per la vostra comprensione ed il vostro aiuto – si conclude l'appello – anche se nel corso degli anni le cose sono cambiate per fortuna non abbiamo mai perso il vostro supporto”.

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