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Attualità | 14 aprile | 08:00

(IL VIDEO). “Pnrr Borghi d’Italia”: come Elva, in Val Maira, “comune più povero d’Italia” negli anni '80 si è aggiudicata 20 milioni di euro

Venti milioni di euro per rendere il piccolo comune di Elva una "capitale alpina". 1600 metri di quota e una settantina di abitanti, eletto negli anni '80 il "comune più povero d'Italia" si è aggiudicato l'ingente finanziamento messo in palio dal progetto di recupero dei borghi e finanziato dal governo con i fondi del Pnrr

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Giudicare credendosi migliore degli altri è un vizio diffusissimo. Ci sono cose però che possono capire tutti. Dunque forse posso provarci anch’io. 

 

È la questione del progetto “PNRR Borghi d’Italia”, eredità del ministro Franceschini, ricordate? Ovvero dare a un solo borgo per regione la cifra-capogiro di 20 milioni di euro.

 

Andiamo ad Elva, in Val Maira, Piemonte. Elva è un posto magnifico. Una costellazione di 28 frazioni sparse su un anfiteatro glaciale a1600 metri quota. All’inizio del secolo scorso, contava 1500 abitanti. Oggi sono una settantina. 

 

Negli anni Ottanta ha raggiunto il primato di “comune più povero d’Italia”. Ma è stata lei ad aggiudicarsi i 20 milioni di euro. 

 

E, come mi ha detto il sindaco, Giulio Rinaudo, sono arrivati i problemi. Quei soldi vanno spesi. Ma come fare con gli appalti e la burocrazia? E poi, oggi arriva la notizia delle polemiche sul progetto dell’osservatorio astronomico che sarebbe giudicato troppo impattante.

 

20 milioni sono una cifra esagerata. Perché concentrare tutti quei soldi in un luogo solo per regione? Uno solo! Certo, anche i finanziamenti a pioggia non portano a niente. E aver pensato a una via di mezzo? No, chi tutto, chi niente.

 

È il mito dell’eccellenza. Che porta litigi e controversie e nel quale è facile sprofondare.

 

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