Contenuto sponsorizzato
Attualità | 25 luglio | 20:00

Il 22 luglio il giorno più caldo mai registrato a livello globale (battendo il record del... 21 luglio). Tozzi ironico: “Ma a Paperopoli ho dovuto accendere il riscaldamento”

Nell'ultima settimana il primato di caldo, parlando di temperatura media globale, è stato ritoccato al rialzo in due giorni consecutivi. Il 22 luglio 2024 in particolare, dicono gli esperti di Copernicus, la temperatura media dell'aria in superficie (sopra terre emerse e oceani) è stata pari a 17,15 gradi centigradi superando il primato registrato il giorno precedente (17,09 gradi)

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Doppio record di caldo a livello planetario: dai dati del Copernicus Climate Change Service si rileva come nell'ultima settimana il primato, parlando di temperatura media globale, sia stato ritoccato al rialzo in due giorni consecutivi, infrangendo (e non di poco) il record precedente (risalente al luglio dello scorso anno).


A livello numerico infatti, il 21 luglio 2024 la temperatura media dell'aria in superficie (sopra terre emerse e oceani) è stata pari a 17,09 gradi centigradi, 0,1 gradi centigradi in più rispetto al record segnato il 6 luglio dello scorso anno. Solo ventiquattro ore dopo però, Copernicus ha rilevato per la giornata del 22 luglio 2024 un valore medio a livello globale pari a 17,15 gradi centigradi (valore poi pressoché doppiato il giorno successivo, 23 luglio).

 

“Il mondo – spiegano gli esperti della Società Meteorologica Italiana sui social – non è mai stato caldo come in questi giorni da quando si compiono misure meteorologiche a livello globale”. I dati fanno riferimento infatti alla serie storica iniziata nel 1940, ma per Smi il riscontro storico “è ragionevolmente estensibile a scala ben più lunga, ultrasecolare”. Guardando ai prossimi giorni, è poi possibile che altri record si aggiungano alla sequenza.

 

“E' il caso di ricordare – dicono ancora gli esperti – che i centesimi di grado Celsius, per quanto possano apparire insignificanti, assumono significativa importanza quando si parla di medie calcolate sull'interno pianeta”. E proprio a livello planetario, spiegano i responsabili di Copernicus, ci troviamo attualmente in uno scenario inedito di riscaldamento, con tutte le dieci temperature più alte a livello globale registrate a partire dal 2015. E negli ultimi mesi la tendenza ha visto un'ulteriore accelerazione.

 

“Ciò che è davvero sconcertante – ha infatti sottolineato il direttore di Copernicus Carlo Buontempo – è la differenza tra le temperature degli ultimi 13 mesi e i precedenti record di temperatura. Ci troviamo ora in un territorio davvero inesplorato e, dato che il clima continua a riscaldarsi, siamo destinati a vedere nuovi record infranti nei mesi e negli anni a venire”.

 

A commentare l'accaduto con ironia anche il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, che sui social ha condiviso i grafici relativi ai picchi di caldo registrati rispettivamente nel luglio 2023 e nel luglio 2024: “Ci stiamo addentrando in territori inesplorati – ribadisce commentando la curva dello scorso anno – anche se ultimamente a Vattelapesca hanno messo il piumone. Ora guardiamo quest'anno. Da 13 mesi ogni mese è più caldo del suo corrispondente mese precedente. Ma a Paperopoli ho dovuto accendere il riscaldamento”.

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Cultura
| 21 gennaio | 08:15
Durante il discorso di insediamento, ha promesso che il monte Denali (con i suoi 6190 metri d'altezza il più alto del Paese) tornerà a chiamarsi come stabilito nel 1917. Ecco i motivi
Idee
| 21 gennaio | 06:00
Promosso dal gruppo di lavoro Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano e giunto nel 2025 alla quarta edizione, il premio chiede alle sezioni CAI di segnalare figure emblematiche nel preservare saperi e tradizioni dei paesi montani
Ambiente
| 20 gennaio | 19:19
 Specialmente tra la dorsale abruzzese e quella umbro marchigiana abbiam vissuto dei valori termici davvero molto bassi, con temperature che a 2000 metri hanno sfiorato anche i -12°C. Nel video siamo sul Vettore (Parco Nazionale dei Monti Sibillini immortalato da Paoloantonio D’Ettorre)
Contenuto sponsorizzato