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Attualità | 23 novembre | 13:39

E' arrivata la prima neve sulle Alpi e sugli Appennini, l'appello del Soccorso alpino: "Massima attenzione e attrezzatura adeguata". Il decalogo per essere prudenti in montagna

È arrivata le neve in molte località di alta e media montagna. In tutte le stagioni muoversi in quota richiede prudenza, dagli accompagnatori agli escursionisti, esperti o principianti. L'appello del soccorso alpino

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il crollo delle temperature e il transito di una perturbazione ha portato la neve sulle montagne a rendere ambiente e panoramici ancora più unici. In tutte le stagioni muoversi in quota richiede prudenza, dagli accompagnatori agli escursionisti, esperti o principianti. 

 

Ormai da qualche anno si parla di prudenza e non di sicurezza perché il rischio zero non può esistere, anche per gli stessi professionisti. Un concetto che si allaccia alla cultura, quella dell'attenzione, incentrata proprio sulla conoscenza dell’ambiente, e quella sulle modalità con le quali si affronta un sentiero o una via in maniera consapevole e preparata.

 

Con l'arrivo della neve in quota, il corpo nazionale del soccorso alpino rilancia un appello alla prudenza. "In numerose località di media e alta montagna d'Italia nelle scorse ora una coltre bianca ha ricoperto il suolo", spiegano le autorità. "Con le temperature basse questo sottile strato si trasforma velocemente in un invisibile velo ghiacciato, condizione pericolosa che lo scorso inverno ha causato numerosi incidenti, in particolare sull'Appennino centrale del Lazio e dell'Abruzzo".

 

Pianificazione, attenzione e prudenza sono le parole chiave, in qualunque stagione e in particolare nel periodo di cambio di "scenario" delle terre alte. "Invitiamo tutti gli escursionisti a prestare la massima attenzione durante le passeggiate in tratti che possono sembrare semplici e accessibili ma che in queste condizioni cambiano notevolmente di difficoltà. Inoltre è fortemente raccomandato l'utilizzo di un'attrezzatura invernale adeguata a partire dalle calzature che non possono essere delle semplici scarpe da ginnastica a suola liscia o degli scarponcini per passeggiate estive", conclude il soccorso alpino.

 

Ecco poi il decalogo per affrontare, con prudenza, un'escursione realizzato da Fondazione Dolomiti Unesco, dall’Associazione gestori Rifugi del Trentino, dalla Società alpinisti tridentini, dal soccorso alpino e dalle Guide alpine del Trentino.

1. Prima di partire, studia bene il percorso

Tieni nota dei sentieri corretti da prendere soprattutto in prossimità dei bivi, valuta eventuali punti di ristoro lungo il percorso dove fermarti per una pausa. Se puoi scarica il tracciato per consultarlo anche offline.

 

2. Rispetta l’ambiente scegli un percorso adatto alla tua preparazione

Quando fai un'escursione in montagna, ricorda di lasciare pulito il luogo che frequenti. Inoltre, prima di partire, tieni in considerazione la lunghezza, il dislivello ed eventuali difficoltà tecniche.

 

3. Scegli equipaggiamento e attrezzatura idonei

Se fai trekking, non possono mancare scarponcini tecnici, borraccia, giacca antipioggia, cibo, una pila frontale e un kit di pronto soccorso. Se fai ferrate o pratichi l’arrampicata, non dimenticare l’attrezzatura tecnica adatta.

 

4. Consulta i bollettini metereologici

Soprattutto quelli locali, dove trovi info più specifiche. Questo consiglio è importante soprattutto se affronti una via ferrata: prima di partire assicurati che il tempo sia stabile.

 

5. Meglio partire in compagnia

Per contare sull’aiuto reciproco in caso di difficoltà. In montagna anche una semplice distorsione può diventare un problema se si è da soli.

 

6. Lascia a qualcuno informazioni sul tuo itinerario

Comunica ad amici, familiari o ai gestori dei rifugi quale itinerario intendi percorrere e l’orario stimato del tuo rientro. Queste informazioni possono risultare fondamentali in caso di emergenza.

 

7. Affidati a un professionista della montagna

Guide alpine, rifugisti o accompagnatori di media montagna sono ottime fonti per ottenere informazioni utili sulle condizioni ambientali dei percorsi di montagna.

 

8. Presta attenzione alla segnaletica lungo il percorso

Segui bene sia i cartelli con le indicazioni dei sentieri (numero e destinazione), sia le indicazioni che trovi lungo il percorso, i segnavia di colore bianco e rosso. Ricordati sempre di portare con te una mappa del percorso (cartacea o digitale).

 

9. Non esitare a tornare sui tuoi passi

Se affiora la stanchezza, se hai dubbi sul percorso o se il tempo volge al brutto, meglio tornare indietro lungo la strada già conosciuta, piuttosto che rischiare di proseguire.

 

10. In caso di incidente chiama il numero 112

Quando chiami, ricordati di fornire indicazioni sul luogo esatto dell’incidente, sull’attività svolta, sul numero di persone coinvolte e sulle loro condizioni, sulle condizioni meteo e sul recapito telefonico da cui chiami.

 

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