Storica pronuncia della Cassazione sul ghiacciaio della Marmolada. La gestione? "Incide sulle risorse idriche" e la controversia passa al Tribunale superiore delle acque pubbliche
Questa decisione stabilisce un precedente, la gestione (anche ordinaria) di un ghiacciaio incide sull'acqua pubblica e le eventuali controversie devono essere risolte da un giudice specializzato e tecnico. La pronuncia della Cassazione prende le mosse da un braccio di ferro tra la società impianti e la Provincia di Trento sul rinnovo della concessione del demanio sciabile

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Teli, seggiovie o concessioni dei demani sciabili sui ghiacciai? Sono aree delicate che rientrano nel demanio idrico. Si parla quindi di acqua pubblica e le decisioni amministrative devono essere attente e sostenibili sulla base dei principi della massima tutela ambientale perché si incide sulle risorse idriche. Questo è stato stabilito dalla Cassazione in una pronuncia storica con protagonista la Marmolada. La disposizione della Suprema Corte di rimandare una decisione al Tribunale superiore delle acque pubbliche è un precedente con impatti sulla gestione ordinaria, anche ma non solo in presenza di un comprensorio sciistico. Insomma, se c'è qualcosa da dirimere, le valutazioni sono in capo a un giudice, che è anche ingegnere, specializzato e tecnico.
La pronuncia prende le mosse da una controversia tra la società impianti Marmolada Srl, assistita dall’avvocato Guido Barzazi del foro di Venezia, contro la Provincia di Trento. Il nodo del contendere è il rinnovo della concessione per l'utilizzo del ghiacciaio all'interno dei confini dell'area sciabile.
La contestazione è la durata della concessione che il Trentino ha deciso di ridurre a dieci anni con possibilità di rinnovo rispetto ai 20 anni dell'accordo precedente. A questo si aggiunge l'assenza della clausola di indennizzo in caso di scadenza o rescissione anticipata del rapporto.
La contesa è stata spostata sulla determinazione della giurisdizione competente adatta a decidere sulla controversia. Da un lato la società impianti che ha sostenuto che il Tribunale superiore delle acque pubbliche fosse l'organo giurisdizionale deputato a dirimere la vicenda, vista anche la natura demaniale del ghiacciaio e la diretta incidenza dei provvedimenti impugnati sull'utilizzo delle acque pubbliche. Dall'altro lato la Provincia di Trento che, invece, riteneva come la competenza spettasse al giudice amministrativo.
"Per quanto la circostanza sia incontestata tra le parti, si ritiene preliminarmente opportuno, anche per l’assenza di precedenti al riguardo, precisare che i ghiacciai rientrano nella categoria dei beni qualificabili 'acque pubbliche', ai sensi e per gli effetti di cui testo unico r.d. 11 dicembre 1933, n. 1775. Questa conclusione appare sorretta, nel caso di specie, da elementi normativi e dati formali. Sotto il primo profilo si richiama il d.P.R. n. 115 del 1973, Norme di R.G.N. 9427/2023", si legge nella pronuncia della Cassazione che aggiunge: "Attuazione dello Statuto Trentino Alto Adige, che nel prevedere il trasferimento di beni alle province ed alla regione, prevede il trasferimento alle province autonome del demanio idrico, in cui include espressamente i ghiacciai ( art. 8 lett. e ). Nello stesso senso è la legge provinciale di Trento n. 18 del 1976, che menziona i ghiacciai tra i beni del demanio idrico provinciale (art. 4 lett. a)".
Si deve inoltre tenere conto che "il ghiacciaio della Marmolada è iscritto nell’Elenco delle Acque pubbliche della Provincia di Trento, iscrizione che integra un dato formale che porta sicuramente a ritenere il ghiacciaio compreso nell’ambito della categoria dei beni in oggetto. Per quanto l’iscrizione di un bene nell’apposito elenco non sia elemento costitutivo della sua qualità, nel senso che anche un bene non iscritto può rientrare nella categoria in questione, deve peraltro ritenersi che la sua registrazione costituisca un dato formale positivo sufficiente al riconoscimento di tale sua appartenenza. Può infine osservarsi, in accordo con la dottrina, che i ghiacciai sono parte integrante della sorgente, o dei gruppi sorgentizi, che ne sono alla base, il che ne giustifica, dal punto di vista naturalistico, la ricomprensione nella categoria delle acque pubbliche".
La Suprema Corte, con una dettagliata analisi normativa e giurisprudenziale, ha stabilito che i ghiacciai rientrano così nella categoria delle acque pubbliche, come già delineato da precedenti disposizioni normative che li includono esplicitamente nel demanio idrico sulle base di diverse norme, alcune anche datate: il testo unico del 1933, il decreto del presidente della Repubblica del 1973 e la legge provinciale di Trento del 1976. Non solo, questa interpretazione è stata rafforzata dall'iscrizione del ghiacciaio della Marmolada nell'elenco delle Acque pubbliche della Provincia di Trento, considerata dalla Suprema Corte come una chiara indicazione della sua appartenenza a questa categoria.
E così la Cassazione ha specificato nero su bianco che la competenza è del Tribunale superiore delle acque pubbliche: deve decidere sulla controversia in quanto la questione sollevata ha un'immediata e diretta incidenza sull'utilizzo del demanio idrico glaciale. In particolare, la contestazione della durata della concessione e dell'assenza di clausole di indennizzo implica una diretta interferenza con il regime di gestione del demanio idrico, giustificando la competenza di un giudice specializzato e tecnico nel decidere sulla controversia.
Le implicazioni possono essere molto ampie perché si riflettono sulla gestione ordinaria e sulle decisioni politiche e amministrative degli interventi sul ghiacciaio. Le eventuali valutazioni sul rinnovo delle seggiovie, la costruzione ex novo degli impianti, l'utilizzo dei teli per salvaguardare le piste da sci p il programma di sviluppo per la Marmolada (ormai del 2015) richiedono probabilmente valutazioni ancora più profonde, ma in linea generale ogni scelta può avere degli impatti sulle risorse idriche e viene riconosciuta l'importanza di scelte attente e sostenibili con i principi di tutela ambientale. La partita tra la società impianti Marmolada Srl e Provincia di Trento è aperta, ma per la prima volta in questi casi viene chiamato a esprimersi il Tribunale dell'acqua.