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Attualità | 06 marzo | 12:05

Pista da bob di Cortina, dopo l'inchiesta de L'Altramontagna esposto ai carabinieri: ''Ci dicano quanti larici sono stati effettivamente tagliati''

Analizzando il piano di gestione forestale del Comune di Cortina e progetto “light” di Simico con la determina di aggiudicazione della ditta che sta effettuando i lavori di taglio i conti non tornavano anche dopo la replica di Simico che ha specificato che sono stati tagliati 560 larici e 260 arbusti: ma come fanno solo queste piante a cubare 2.200 metri cubi?

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

“Abbiamo presentato un esposto al reparto Biodiversità dell’Arma dei Carabinieri di Belluno per chiedere di verificare le modalità dell’abbattimento dei larici secolari nel Bosco di Ronco a Cortina, ipotizzando il reato di distruzione di beni paesaggistici e danno ambientale per la perdita di un patrimonio forestale di primario valore sotto il profilo ecosistemico e di tutela della biodiversità della piana ampezzana”. Così la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, Luana Zanella, che chiede di far luce alle forze dell'ordine dopo l'inchiesta condotta da L'Altramontagna che con Luigi Torreggiani, giornalista e dottore forestale, è riuscita ad entrare in possesso del piano di gestione forestale del Comune di Cortina (non dell’ultima versione, al momento difficile da trovare, ma della precedente, ma le differenze non sono tantissime in termini quantitativi, dato che alberi di questa età crescono molto lentamente) ed ha posto in evidenza il fatto che se l'area di ''taglio'' del bosco per fare spazio al cantiere della pista da bob si spalma su 2 ettari, su tale spazio come fanno a starci 2.200 metri cubi di alberi come indicato dalla determina di assegnazione dell'appalto alla società incaricata del taglio?

 

Il sospetto, ad oggi ancora non risolto nonostante la replica arrivata dalla società Simico (che sarebbero 560 larici e 260 arbusti quelli abbattuti) è che comunque le piante da tagliare siano ben di più di quelli citati ma addirittura quasi 2.000 (come fanno 560 larici e 260 arbusti a cubare ben 2200 metri cubi, ancor più se sono piante che hanno meno di un secolo di vita?).

 

''Il nostro interesse - spiega la parlamentare Zanella - è capire se sia stata rispettata la prescrizione dell’Unità Organizzativa Servizi Forestali della Regione Veneto espressa alla Conferenza di Servizi del 19 gennaio 2023 (‘I movimenti terra dovranno essere limitati allo stretto indispensabile e condotti con modalità tali da garantire il massimo rispetto della stabilità del suolo e della vegetazione forestale eventualmente esistente nelle immediate vicinanze’); conoscere quanti larici secolari sono stati effettivamente abbattuti; se per le attività di taglio sia stata acquisita l’autorizzazione paesaggistica. Ricordo che secondo i dati riportati nell’ultima versione del progetto esecutivo per la realizzazione del Cortina Sliding Centre, l’area che interferisce con la superficie boscata ammonta a 19.980 metri quadri (circa 2 ettari)''.

 

''Nell’iniziale progetto la superficie stimata era di 24.291 metri quadri - continua Zanella -, con un presunto risparmio di 4.311 metri quadri di superficie boscata; ‘la provvigione’, ovvero il volume di legno presente in quell'area, secondo il Piano di gestione forestale del Comune di Cortina varierebbe tra i 300 e i 350 metri cubi ad ettaro, con un numero di piante che si attesterebbe attorno alle 280-300 ad ettaro, per cui il taglio dei larici riguarderebbe tra le 500 e le 600 piante ma l’area interessata sarebbe ben più ampia, secondo fonti di stampa, e riguarderebbe aree situate esternamente al perimetro dell’intervento. Peraltro dalla Determina di assegnazione dell’appalto alla società LGB forestal sevice srl, si evince una stima in ben 2.200 metri cubi il legname oggetto del taglio, il triplo rispetto ai circa 600-700 metri cubi che presumibilmente vegetano nei circa due ettari ove era previsto il taglio. Dunque è necessaria una valutazione obiettiva su quanto accaduto, confidiamo nei tecnici dell’Arma''.

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