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Attualità | 01 marzo | 14:45

IL VIDEO. Il sopralluogo di Zanoni sul cantiere del bob: "Scempio del taglio dei larici secolari e il cantiere non è segnalato a norma di legge: chiedo un accesso agli atti"

L'intervento di Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico: "Alberi che le norme regionali del Veneto considerano monumentali e degni di massima tutela. La distruzione di questo lariceto e la spesa di 125 milioni di euro per costruire la pista rappresentano un esempio di sperpero di denaro pubblico e di distruzione insensata di un inestimabile patrimonio naturale"

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"Tagli fatti in fretta", queste le parole di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico. "Senza rispettare le procedure utili a recuperare il prezioso legno di larice, con schianti non mirati e disordinati, che comportano la lesione dei tronchi caduti a terra rendendoli difficili da lavorare. Sembrava di essere in una delle tante aree colpite dalla tempesta Vaia".

 

L'intervento del consigliere regionale del Pd è relativo alla vicenda legata alla rimozione dei larici per far spazio alla pista da bob. Come riportato da L'AltraMontagna nell'articolo firmato da Luigi Torreggiani i conti, infatti, non sembrano tornare tra il dichiarato e il tagliato (Qui articolo). 

 

Nelle ultime ore si è appreso che Simico, la società che realizzerà le infrastrutture per le Olimpiadi Milano Cortina 2026, avrebbe depositato in Prefettura il censimento degli alberi da abbattere per la costruzione del nuovo sliding centre nel 'bosco di Ronco', senza però chiarire l'incongruenza sollevata negli scorsi giorni: su quella superficie non possono vegetare 2.200 metri cubi, il volume legnoso che è stato assegnato al taglio alla ditta coinvolta nei lavori (Qui articolo).

 

La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda, ha lanciato un appello: “Sono molti gli aspetti della faccenda da chiarire e ci attendiamo la massima trasparenza su un progetto le cui sorti sono ancora tutte da scrivere, nonostante l'enorme impegno finanziario e politico di cui gode” (Qui articolo).

 

A chiedere chiarezza anche il Partito Democratico con il consigliere regionale che ha effettuato un sopralluogo a Cortina. "Lungo tutto il percorso della strada asfaltata non c’è alcuna indicazione, tramite cartellonistica, dei lavori in corso e degli estremi delle autorizzazioni di legge", aggiunge Zanoni. "Tant’è che nessuno ha ancora fornito ai richiedenti il progetto definitivo dell’opera. Alla faccia della tanto sbandierata trasparenza sempre osannata da Zaia".

 

Dai larici al cantiere lavori non segnalato a norma di legge, sono molte le criticità che vengono messe sul tavolo. "Farò un accesso agli atti per avere i documenti mancanti e depositerò un’interrogazione per chiedere come la Regione sia riuscita a dare le autorizzazioni per compiere questa distruzione naturale. E' stato un colpo al cuore vedere decine di larici abbattuti dalle motoseghe, la maggior parte dei quali ultra secolari se non addirittura con più di 150 anni, come abbiamo potuto constatare dalla conta degli anelli di accrescimento. Alberi che le norme regionali del Veneto considerano monumentali e degni di massima tutela. La distruzione di questo lariceto e la spesa di 125 milioni di euro per costruire la pista che forse non si riuscirà a terminare per tempo, rappresentano un esempio di sperpero di denaro pubblico e di distruzione insensata di un inestimabile patrimonio naturale. Un insulto a chi piantò quegli alberi per abbellire e rendere più vivibile questo lembo di montagna”, conclude Zanoni.

 

 

 

 

 

 

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