Da Cortina a Vezza d'Oglio, poca neve e troppo caldo: la Granfondo cambia tracciato e la ciaspolata con 2.500 iscritti diventa una camminata

Dalla montagna più inflazionata all'altra montagna i problemi ormai sono simili e le soluzioni non possono che assomigliarsi. Si cambia, come cantava Fiorella Mannoia, per amore, per non soffrire, per non morire, forse per ricominciare

di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
I tempi cambiano e, giocoforza, cambiano anche le attività. L'importante è non intestardirsi e soprattutto avere la capacità di capire quel che sta succedendo. I cambiamenti climatici sono evidenti, il surriscaldamento globale sempre più impattante sulla vita di tutti e così da Cortina a Vezza d'Oglio la neve che manca anche a fine gennaio e ai primi di febbraio costringe a modificare tracciati di storiche granfondo o partecipatissime ciaspolate.
La ''montagna'' e ''l'altra montagna'' si scoprono sempre più simili, vicine, affini senza l'oro bianco che da solo bastava a far girare l'economia. E allora si fa di necessità virtù.
Tra sabato e domenica 3 e 4 febbraio si disputerà la 47esima edizione della Granfondo Cortina-Dobbiaco ma le alte temperature dello scorso weekend hanno sciolto gran parte del manto steso nella parte finale del percorso che porta verso la Regina delle Dolomiti, soprattutto nel tratto delle gallerie. Impossibile anche reinnevare (l'anno scorso i problemi erano simili ma ci si era affidati a 150 camion carichi di neve per assicurare il tracciato). La poca neve rimasta è diventata una lastra di ghiaccio e, per questo motivo, si è deciso che il tracciato tornerà verso Dobbiaco con arrivo alla Nordic Arena, anziché a Cortina. Insomma si cambia per amore, per non soffrire, per non morire (parafrasando Fiorella Mannoia).
Ma se Cortina piange Vezza d'Oglio non ride. Il 3 febbraio era attesa la 22esima edizione della Caspolada di Vezza d’Oglio con circa 2.500 iscritti già pronti a godersi il chiarore magico della luna, il calore della luce di ben 1000 fiaccole, con vista sul borgo di Vezza d'Oglio. Oggi, però, è arrivata la comunicazione: ''La 22esima edizione della Caspolada di Vezza d’Oglio, constatata l’assenza di neve ed il perdurare delle previsioni meteo anomale e decisamente fuori stagione, diventa camminata in notturna (come previsto dal regolamento ed evidenziato anche nel modulo iscrizioni online)''. Insomma si passa dalla ciaspolata alla camminata. Si cambia e ci si adatta. Si cambia, dicevamo, per amore, per non soffrire, per non morire. Si cambia per ricominciare magari guardando ad altri modelli e ad altre prospettive.