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Ambiente | 02 febbraio | 14:45

Un relitto dell’era glaciale minacciato dallo sci, il Lago Bianco e la Giornata mondiale delle zone umide

Oggi, 2 febbraio, si celebra la Giornata mondiale delle zone umide. La ricorrenza offre la possibilità di riflettere ancora una volta sul Lago Bianco, relitto dell’era glaciale, oltre che uno straordinario esempio di tundra artica delle Alpi, i cui equilibri potrebbero essere alterati dall’industria dello sci

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Istinto di sopravvivenza o accanimento terapeutico? Senza neve programmata, l'industria dello sci in Italia si sarebbe estinta già da un po'.

Dei quasi 6000km di piste che si snodano tra i rilievi della Penisola, il 90% viene infatti innevato artificialmente (Nevediversa 2023, Legambiente).

 

Lo sci pensato per una fruizione di massa soffre terribilmente l'aumento delle temperature. Per sopravvivere necessita di cannoni e di lance sparaneve che, a loro volta, per funzionare hanno bisogno di tanta, tantissima acqua da convertire nel fondo bianco delle piste.

L'industria dello sci ha la bocca arsa e, nella disperazione, si spinge a sfruttare anche bacini idrici di grande pregio ambientale. Alcuni lo chiamano istinto di sopravvivenza, altri miope accanimento terapeutico.

 

Una sete cronica che, in questo caso, ha incontrato un salvifico bicchiere nel prezioso Lago Bianco (Passo Gavia). Il Lago Bianco si trova all'interno del Parco Nazionale dello Stelvio e, oltre a un'inestimabile valenza estetica, si può fare vanto di essere un relitto dell’era glaciale, oltre che uno straordinario esempio di tundra artica delle Alpi.

 

Oggi i suoi equilibri sono messi in discussione dal progetto, ormai sempre più concreto, di servirsi delle sue acque per alimentare i cannoni della skiarea di Santa Caterina Valfurva.

I tubi di captazione, come una lunghissima cannuccia dentro una lattina, sono pronti a portare un po’ di sollievo alla bocca arsa dell'industria sciistica che è in trepidante attesa, pronta ad aspirare per sopravvivere ancora un po'.

Istinto di sopravvivenza o miope accanimento terapeutico? A voi la risposta.

 

Abbiamo riassunto la storia recente del Lago Bianco nel seguente approfondimento: LEGGI QUI

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