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Ambiente | 23 aprile | 16:03

(IL VIDEO) Freddo, neve e gelate: è tornato l' "invernino di San Giorgio". Ecco perché si chiamano così i giorni di fine aprile in cui crollano le temperature

A Milano e in Lombardia, e il detto viene ripreso un po' in tutto il Nord Italia, si racconta che "A San Giorg gh'em l'invernin ch'el dura tri dé e un pitin". Che, tradotto, significa, "a San Giorgio abbiamo l'invernino che dura tre giorni ed un pochino". Una leggenda racconta che San Giorgio uccise un drago grazie al freddo che fece ammalare l'animale che non fu più capace di sputare il proprio fuoco

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Freddo e gelate e, improvvisamente, sembra di essere tornati in pieno inverno. O, visto che la parentesi sembra destinata a durare poco, potremmo parlare di "invernino".

 

Come vuole la tradizione popolare lombarda del cosiddetto "invernino di San Giorgio".

 

A Milano e in Lombardia esiste un detto popolare che recita: "A San Giorg gh'em l'invernin ch'el dura tri dé e un pitin". Che, tradotto, significa, "a San Giorgio abbiamo l'invernino che dura tre giorni ed un pochino".

 

Ebbene San Giorgio cade esattamente il 23 aprile e, addirittura, con qualche giorno d'anticipo, "l'invernino" è tornato.

 

Ma perché i giorni freddi di fine aprile vengono chiamati "l'invernino di San Giorgio"? La spiegazione più comune è contenuta in una storia - fiaba che, pur con qualche variante (dettata anche dal tempo che si ha a disposizione per raccontarla), era ed è oggetto del racconto di bisnonni e nonni, ovviamente soprattutto in Lombardia.

 

In poche parole: San Giorgio doveva uccidere un drago cattivo che sputava fiamme e divorava la gente che si avvicinava a lui. San Giorgio, prima di affrontare l'impresa, pregò a lungo Dio affinché Questi mandasse dei giorni di pioggia e freddo che cagionassero raffreddore e mal di gola al drago che, a quel punto, impossibilitato a sputare le fiamme, finì ucciso dai colpi della celebre spada di San Giorgio.

 

Per ricordare (e celebrare) San Giorgio, in questi giorni arriva dunque il brutto tempo che cade in prossimità del 23 aprile, giorno in cui si celebra la festività del santo, che avrebbe ucciso drago cattivo non solamente grazie al proprio coraggio, ma con l'aiuto anche di freddo e neve.

 

C'è anche chi, invece, sostiene che "l'invernino di San Giorgio" inizierebbe il 23 aprile per un motivo "storico". San Giorgio, infatti, sarebbe morto proprio il 23 aprile dell'anno 303 per mano dell'imperatore Diocleziano, anche se la biografia del santo risulta di difficile ricostruzione, visto che è raccontata solamente dai vangeli apocrifi. In tal caso i successivi giorni di freddo e neve sarebbero da far risalire proprio a quell'evento.

 

Di sicuro in questi giorni si è tornati alle temperature d'inizio inverno, nevica anche a quote non elevatissime (come si evince dai video pubblicati dal Rifugio Cai Valtrompia e dal comprensorio Maniva Ski) e, a questo punto, viene da chiedersi: il freddo durerà veramente tre giorni e un pochino o "l'invernino" quest'anno sarà più lungo?

 

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