Quale libro di montagna mettere sotto l'albero? I nostri consigli di lettura per il Natale 2024

Partendo dai libri di cui abbiamo parlato su L’AltraMontagna nel corso dell'anno, una selezione di titoli (sono più di 15) che potrebbe tornare utile a chi è in cerca di ispirazioni per un’idea regalo da mettere sotto l’albero ma anche per chi desidera semplicemente ritagliarsi del tempo per la lettura

di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Natale è ormai alle porte e l’approssimarsi delle festività offre l’occasione per proporre una serie di consigli di lettura a partire dai libri di cui abbiamo parlato su l’AltraMontagna nel corso del 2024. L’elenco contiene una selezione di titoli che potrebbero tornare utili a chi è in cerca di ispirazioni per un’idea regalo da mettere sotto l’albero (quale dono migliore di un buon libro?) ma anche per chi desidera ritagliarsi del tempo per la lettura, approfittando proprio dei giorni di festa.
L’articolo contiene una raccolta di suggerimenti per i lettori che intendono approfondire alcuni degli aspetti trattati quest’anno tra le pagine de l’AltraMontagna. Nella lista si incontrano diversi generi letterari (compaiono romanzi, saggi e un’autobiografia) e nelle opere autori e autrici affrontano molteplici tematiche: dall’alpinismo all’ecologia, dalla storia alla sociologia, dalle sfide alle opportunità del vivere e abitare le terre alte.
Ogni titolo è accompagnato da una breve presentazione e un link che rimanda agli articoli pubblicati sul sito negli scorsi mesi, per ritrovare velocemente i contenuti correlati alle pubblicazioni citate, come ad esempio le interviste con i rispettivi autori.
Il canto del principe, Marco Albino Ferrari, editore Ponte alle Grazie

Sembra una fiaba, ma non lo è. È una storia vera; è la storia dell’abete bianco più alto d’Europa, abbattuto nel 2017 dalle raffiche di una tempesta di vento. Attorno all’Avez del Prinzep, cresciuto sull’Altopiano di Lavarone, si intrecciano traiettorie umane, letterarie, musicali che lo tengono in vita non solo nella memoria, ma anche sotto forma di strumenti musicali. L’opera più recente di Marco Albino Ferrari è un apologo che esorta a scardinare la contrapposizione uomo-natura e al contempo a liberarsi dalla mitizzazione del selvaggio, per trovare nella cura attiva dell’ambiente la via necessaria a preservare il pianeta e noi stessi. Qui l’intervista all’autore.
Geografia delle aree interne. Discorsi e pratiche turistiche nella Sicilia fredda, Francesca Sabatini, editore Guerini e Associati

Qual è il ruolo della geografia nella comprensione delle aree interne e dei territori montani? Come osservare e analizzare i processi turistici nei luoghi minori d'Italia? Sono solo alcuni degli spunti sollevati da Francesca Sabatini, ricercatrice e geografa che si è dedicata ai Monti Sicani, in Sicilia: un territorio «di voci polifoniche e variegate; voci politiche, artistiche, antimafia, e certamente non standardizzate», racconta l’autrice, che in questo volume condivide il frutto delle sue ricerche. Per saperne di più, ecco l’intervista all’autrice.
Controstoria dell’alpinismo, Andrea Zannini, editore Laterza con Club Alpino Italiano

Come e quando è nato l’alpinismo moderno? “La storia della nascita dell’alpinismo è raccontata secondo uno schema che si ripete uguale da due secoli”, scrive l’autore nella prefazione. “All’origine ci sarebbe la grande scoperta razionalista delle Alpi quali laboratorio della natura: una rivoluzione che avrebbe schiuso all’uomo territori inesplorati che le rozze popolazioni alpine popolavano di superstizioni. La passione settecentesca per l’alta montagna avrebbe quindi aperto la strada alla conquista cittadina delle cime e all’invenzione dell’alpinismo”. A queste convinzioni ormai stratificatesi e accreditate presso gli studiosi si contrappone la ricerca di Zannini, docente di Storia dell’Europa presso l’Università di Udine. Con questo libro, rovescia il modo consolidato di guardare all’universo alpino e alla storia della frequentazione delle terre alte. Ne avevamo parlato in questo articolo.
Migrazioni verticali. La montagna ci salverà, a cura di Andrea Membretti, Filippo Barbera, Gianni Tartari, editore Donzelli

La montagna ci salverà? È questa la domanda che si è posto un gruppo di ricercatori analizzando i fenomeni migratori interni connessi con le terre alte, ed è anche il sottotitolo di questo volume, che raccoglie i contributi di una decina di autori e autrici. La pubblicazione solleva riflessioni di enorme attualità: cambiamento climatico, risposta adattativa al mutare delle condizioni di vita, ma anche nuove forme di lavoro e processi di affermazione di un “diritto alla montagna” che la tuteli come bene comune e non come terra di conquista, ad esempio. Con un approccio multidisciplinare e l'urgenza narrativa di osservare e descrivere un nuovo, possibile trend di movimento e connessione tra città e montagna, tra pianure e terre alte, gli autori dipanano il filo della riflessione sull'impatto della questione climatica sul concetto migratorio verso la montagna. Per saperne di più, segnaliamo questa puntata del podcast “Un quarto d’ora per acclimatarsi” e questa intervista a Andrea Membretti, uno dei curatori del libro.
Parete sud, Hansjörg Auer, editore Corbaccio

Spirito libero, fuoriclasse visionario, interprete di un alpinismo di avanguardia, Hansjörg Auer ha sempre vissuto senza paura di sognare. Dalle salite in free solo sulle Dolomiti, alle pareti inviolate di Himalaya e Karakorum fino alla conquista di un Piolet d’Or, è diventato famoso in tutto il mondo dopo aver scalato, in meno di tre ore, la Via Attraverso il Pesce in Marmolada. Il 16 aprile del 2019, Hansjörg Auer è morto travolto da una valanga, insieme a David Lama e Jess Roskelley. ‘Parete Sud’ ripercorre la vita dell’alpinista offrendo una lettura profonda, che porta a navigare nelle esplorazioni e nella personalità di Auer con una sensibilità speciale. L’autobiografia era stata pubblicata in tedesco nel 2017, ma si è riusciti ad arrivare alla versione italiana solo di recente. Qui l’intervista al traduttore Luca Calvi.
La strangera, Marta Aidala, editore Guanda

Questo romanzo è stata la vera sorpresa nella classifica dei libri più letti nell’estate. La giovane autrice, al suo esordio letterario, ha conquistato il pubblico portando una storia di decostruzione e ricostruzione di un personaggio, Beatrice, in un contesto di alta montagna. La protagonista sceglie di lasciare la città per salire a lavorare in un rifugio di grande capienza e in quella dimensione d’alta quota entra in contatto con diversi personaggi. Recuperando la classica dialettica tra città e alpeggio, tra pianura e terre alte, Aidala ha saputo trovare la sua voce e la sua collocazione in tensione diretta con i narratori che più hanno indagato tale spazio di riflessione. Per saperne di più, ecco l’intervista all’autrice.
Foreste e società, a cura di Marco Marchetti
Un volume che si propone come “una bussola utile a viaggiare tra le parole che servono a comprendere il rapporto tra persone, alberi e boschi nell’era della crisi climatica”. Con questo obiettivo è nato il “Piccolo Dizionario di Gestione Forestale Sostenibile”, curato dal professore Marco Marchetti, ordinario di Pianificazione Forestale e Aree Protette alla Sapienza. Si tratta di un glossario ragionato, realizzato da 88 autori rappresentativi della conoscenza e del pensiero forestale italiano che, attraverso 110 parole chiave, stimolano numerose riflessioni proponendo una visione ampia e complessa sul rapporto tra umanità ed ecosistemi forestali. Qui l’intervista al curatore.
L’età fragile, Donatella Di Pietrantonio, editore Einaudi

Donatella Di Pietrantonio è nata a Penne, in provincia di Pescara, e la provenienza ha informato in modo profondo la sua produzione letteraria. Scrittrice dalla voce specifica e forte, ha vinto numerosi premi con il romanzo “L’Arminuta” e quest’anno si è aggiudicata il Premio Strega con “L’età fragile”. È senz’altro una delle scrittrici italiane più sensibili ai temi delle relazioni familiari. Efficace nel calarle nel contesto ambientale e culturale, ha anche una capacità di osservazione antropologica non comune e mai scontata. La montagna, intesa come luogo ambivalente, è parte della sua riflessione. Ecco l’intervista all’autrice.
La biodiversità spiegata alle bambine e ai bambini, Giulia Masiero e Mattia Carraro, editore Becco Giallo

Un libro illustrato che porta i più piccini in un viaggio alla scoperta del nostro pianeta. Destinato ai lettori a partire dai 6 anni, il libro accompagna i più piccoli in un’esplorazione di boschi, colline, coste e città, per imparare cos’è la biodiversità e perché è così importante proteggerla. Ne abbiamo parlato con Giulia Masiero, co-autrice del libro e guida ambientale, conosciuta sui social come "Betula stuff" insieme al suo compagno di scrittura e di vita Mattia Carraro, che ci ha raccontato il processo creativo e i messaggi che vuole trasmettere ai giovani lettori. Qui l'intervista all'autrice.
Alzarsi presto. Il libro dei funghi (e di mio fratello), Sandro Campani, editore Einaudi

Sandro Campani racconta la bassa montagna e le sue valli “da poco”. In questo volume scrive di una montagna in ombra, negletta e dimenticata dall’attenzione turistica per poi essere recuperata nel tempo del Covid e subito dopo, ancora, abbandonata. “Queste terre sono scomode, per la vita che si è abituati a fare adesso. Se vuoi lavorare, nella maggior parte dei casi devi fare il pendolare e aggiungere alle tue ore di lavoro, che già ti mangiano l’esistenza, l’ora e mezzo se va bene, se non due, che ogni giorno, andata e ritorno, passi in macchina, bestemmiando in coda. È una montagna che non ha attrattive turistiche importanti (e forse è un bene); c’è la villeggiatura delle seconde case: non crea un indotto stabile, e comunque il lavoro non può essere sostituito in blocco dal turismo, come se ogni valle potesse trasformarsi in un parco a tema a uso e consumo dei turisti. C’è bisogno di abitanti, mica di villeggianti”: l’intervista all’autore prosegue qui.
Anni d'oro, Arno Camenisch, editore Keller

Il romanzo - vincitore della cinquantesima edizione del premio Itas del libro di montagna - si addentra nell'universo alpino da un punto di vista decisamente insolito: una stazione di servizio posta a 800 metri di quota lungo la strada che conduce a un passo, un chiosco che vende da cinquantun anni un po' di tutto e due colleghe e amiche, Margrit e Rosa-Maria, che condividono da sempre la guida di quella strana astronave-osservatorio. “Arno Camenisch è pienamente un narratore di montagna” ha spiegato la giuria del premio Itas presieduta dallo scrittore Enrico Brizzi, “il punto di vista che adotta sulle Terre alte nel suo ultimo romanzo ha lasciato la giuria incantata. Si potrebbe dire che Camenisch guarda le montagne dal basso, da un punto di transito obbligato per quanti - locali, gitanti o vacanzieri più o meno illustri - si muovono attraverso la valle”. Qui la nostra recensione
Il futuro dei parchi, Enzo Valbonesi e Oscar Bandini, editore Il ponte vecchio

Un interessante saggio che apre numerose idee e riflessioni sulle aree protette di montagna italiane nel contesto socio-economico-ambientale attuale e dei prossimi decenni. Enzo Valbonesi è un’istituzione per chi si occupa di Parchi in Italia, uno dei protagonisti di quella stagione così fertile che ha visto la nascita di molte Aree protette nel nostro Paese. Valbonesi, infatti, è stato il primo Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, nonché uno dei fondatori di Federparchi (la Federazione dei Parchi italiani), prima di essere stato nominato Responsabile del Servizio Parchi e Risorse forestali della Regione Emilia-Romagna. Lo abbiamo intervistato per affrontare questo tema ampio e complesso, chiedendogli innanzitutto come mai un libro che ha “futuro” nel titolo... in realtà parta dal passato. Qui l’articolo.

Oltre ai titoli citati, un’altra interessante pubblicazione è il numero di The Passenger dedicato alle Alpi, editore Iperborea. Una raccolta di inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti. Tra le penne che hanno contribuito a delineare e raccontare la regione alpina, con la sua eccezionale diversità culturale, economica e sociale e le sfide che sta affrontando, ci sono diversi membri del comitato scientifico de L’AltraMontagna, come Marco Albino Ferrari, Maurizio Dematteis, Antonio De Rossi, Pietro Lacasella. I loro contributi si uniscono a quelli di Werner Bätzing, Paolo Cognetti, Anna Sustersic, Margarete Moulin, Diletta Sereni, Anna Torretta, Virginie Troussier. Ne avevamo parlato qui.

Per concludere, ci sono infine i libri pubblicati dalla casa editrice People targati L’AltraMontagna. Nel 2024 sono usciti “Sottocorteccia. Un viaggio tra i boschi che cambiano” di Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani, “Scivolone olimpico. Dieci sguardi sul caso dell'ormai mitica pista di Cortina” a cura di Pietro Lacasella e “I ghiacciai raccontano”, di Giovanni Baccolo.