Contenuto sponsorizzato
Cultura | 08 dicembre | 18:00

Lascia Milano per aprire una libreria ai piedi del Monte Rosa: "I residenti sono entusiasti di avere un luogo dove acquistare libri senza dover scendere a valle"

A Macugnaga, piccolo paese alpino, è nata “Il Parnaso del Rosa”: una libreria che non è solo un luogo di cultura, ma anche uno spazio di incontro e condivisione per la comunità. La mente di questa iniziativa è Cornelia Bonardi, che ha lasciato Milano per realizzare il suo sogno tra le montagne

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

A Macugnaga, 1300 metri di quota e 500 abitanti, ai piedi della maestosa parete est del Monte Rosa, è nata “Il Parnaso del Rosa”: una libreria che non è solo un luogo di cultura, ma anche uno spazio di incontro e condivisione per la comunità. La mente di questa iniziativa è Cornelia Bonardi, che ha lasciato Milano per realizzare il suo sogno tra le montagne.

 

Cornelia ha sempre avuto un legame speciale con Macugnaga. "I miei genitori e i miei nonni venivano qui, era la nostra seconda casa" racconta. Già durante gli anni del liceo, il desiderio di vivere stabilmente in montagna si faceva strada nella sua mente. Dopo il diploma, Cornelia ha deciso di trasferirsi definitivamente, affrontando l'università a Milano con una routine di viaggi avanti e indietro.

 

Cornelia ha studiato Lettere Moderne e lavorato in diversi ambiti: archivi di Stato, biblioteche, librerie, ma anche ristorazione e segreteria. "Volevo acquisire un’esperienza a tutto tondo: capire sia la parte burocratica che quella più pratica" spiega. Con un bagaglio di competenze variegate e la determinazione di chi sa cosa vuole, a 30 anni ha deciso di realizzare il suo sogno.

E così, a fine novembre, pochi giorni fa, Cornelia ha aperto la sua libreria, accolta inizialmente da commenti scettici: "Mi dicevano che qui nessuno legge, ma io sapevo che non era vero". I primi giorni di attività hanno confermato le sue intuizioni: "I residenti, soprattutto le famiglie, si sono mostrati entusiasti di avere un luogo dove acquistare libri senza dover scendere a valle".

 

La libreria di Cornelia è più di un semplice negozio: è uno spazio che vuole servire la comunità locale e il turista di passaggio. "Il turista cerca libri di storia locale e guide, ma il mio obiettivo è creare un servizio per i residenti," spiega Cornelia. In un contesto montano dove tutto – dal veterinario al dentista – richiede di spostarsi, una libreria rappresenta non solo una comodità, ma anche un gesto di attenzione verso chi vive in queste zone.

Per rendere la libreria sostenibile e accogliente, Cornelia ha incluso uno spazio bar. "Ho dovuto farlo per realismo - commenta - ma funziona: molti alternano il caffè alla scelta di un libro. È un modo per attrarre e coinvolgere le persone", Nonostante lo spazio sia limitato, ha pensato a ogni dettaglio: sgabelli alti sotto le finestre, prese per chi vuole studiare o lavorare con il computer e un’atmosfera che invita a fermarsi.

 

Il sogno di Cornelia non si ferma qui: "Vorrei espandermi, aggiungere poltrone e organizzare presentazioni di libri" racconta. L'idea è trasformare la libreria in un vero centro culturale, dove giovani e adulti possano ritrovarsi per leggere, studiare e socializzare. Un progetto che prende spunto dalla sua esperienza a Milano, dove i bar-librerie offrivano spazi accoglienti per studenti e appassionati di lettura.

La libreria incarna la resilienza delle piccole comunità montane. In un luogo dove tutto sembra gravitare verso il fondovalle, questo spazio rappresenta una risposta concreta al bisogno di cultura e socialità. "La montagna ha già poche cose - afferma la libraia - ma una libreria può fare la differenza, perché non è solo un negozio: è un punto di incontro, un servizio, un gesto di fiducia nella comunità".

 

Cornelia ha trasformato un sogno in realtà, dimostrando che anche sotto la parete est del Monte Rosa i libri possono trovare casa. E con loro, un’intera comunità può riscoprire il piacere di leggere e condividere storie.

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Cultura
| 21 gennaio | 08:15
Durante il discorso di insediamento, ha promesso che il monte Denali (con i suoi 6190 metri d'altezza il più alto del Paese) tornerà a chiamarsi come stabilito nel 1917. Ecco i motivi
Idee
| 21 gennaio | 06:00
Promosso dal gruppo di lavoro Terre Alte del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano e giunto nel 2025 alla quarta edizione, il premio chiede alle sezioni CAI di segnalare figure emblematiche nel preservare saperi e tradizioni dei paesi montani
Ambiente
| 20 gennaio | 19:19
 Specialmente tra la dorsale abruzzese e quella umbro marchigiana abbiam vissuto dei valori termici davvero molto bassi, con temperature che a 2000 metri hanno sfiorato anche i -12°C. Nel video siamo sul Vettore (Parco Nazionale dei Monti Sibillini immortalato da Paoloantonio D’Ettorre)
Contenuto sponsorizzato