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Cultura | 23 luglio | 13:00

"Diffondere la consapevolezza dell’esistenza quotidiana dei luoghi dell’Italia interna": torna il festival “Riscopriamo le nostre terre perdute”

Per il quarto anno di fila torna "Riscopriamo le terre perdute", un appuntamento nelle aree italiane in quattro tappe con un programma denso di appuntamenti, incontri, proiezioni di documentari, mostre fotografiche ed escursioni

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Ritorna per il quarto anno il microfestival “Riscopriamo le nostre terre perdute”, un appuntamento in quattro tappe nell’Italia interna e lo fa con un programma densissimo di appuntamenti, incontri, proiezioni di documentari, mostre fotografiche, escursioni nei territori e dialoghi.

 

L’edizione 2024 del microfestival "Riscopriamo le nostre terre perdute" ha l’obiettivo di diffondere la consapevolezza dell’esistenza quotidiana e non solo vacanziera dei luoghi dell’Italia interna, con una narrazione che coniughi la parte produttiva con la parte paesaggistica, storica, umana e ambientale, favorendo un turismo lento, sostenibile e consapevole. Paesi e non borghi, luoghi vivi e non musei, capaci di produzioni di niccia spesso di grande qualità, rispettose degli ecosistemi e dei suoli ma capaci anche di garantire la vita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali, cooperative o di qualunque altro tipo.

 

Un ulteriore obiettivo è quello di favorire lo scambio di esperienze tra aree interne e comunità di produttori, creando contatti tra attori di vari territori, sostenendo e diffondendo la consapevolezza della possibilità di stili di vita alternativi, più in equilibrio con l'ambiente e sostenibili.

 

L'inizio è fissato per domani, mercoledì 24 luglio, tra Tirreno e Appennino, a Sestri Levante e nelle valli Graveglia e Sturla, con una mostra a Palazzo Fascie – MuSel del reportage del fotogiornalista Massimo Gorreri, a cui seguiranno talk ed escursioni guidate nell’entroterra ligure, sconosciuto ai più.

 

Il microfestival si sposta poi a Enna, nel cuore montuoso della Sicilia, a settembre inoltrato, dove ci interrogheremo sul bello delle aree interne con altre mostre fotografiche, talk che coinvolgeranno docenti come Fausto Carmelo Nigrelli e Giuseppe Barbera e la proiezione del documentario di Alessandro Ingaria “I pastori della Balma”, che parla di passione per un mestiere antichissimo e attaccamento a una terra solo per alcuni periferica.

 

Si proseguirà poi a metà ottobre in val Varaita, nelle Alpi Cozie, terra di ripopolamenti, ritorni e interessantissime ricostruzioni di forme comunitarie dopo decenni di spopolamento. Qui si indagherà del rapporto tra uomo e ambiente attraverso un talk, alcuni reportage esposti nei piccoli paesi a 1600 mt. e la proiezione di due documentari: “People of the cypress” di Giacomo Agnetti, che sarà presente in sala e “The Giants”, una storia di ambientalismo e attivismo toccante e ispirante, degli autori australiani Rachel Antony e Laurence Billiet.

 

La quarta e ultima tappa per il 2024 sarà di nuovo Sestri Levante, dove Terreoltre nasce, con un ragionamento su turismo, overtourism e su tutto ciò che ruota intorno al “petrolio d’Italia”. Lo faremo con un reportage di Emiliano Negrini sul turismo di comunità in Kirghizistan e con lui dialogherà Tino Mantarro, giornalista di viaggio e autore tra gli altri di “Nostalgistan. Dal Caspio alla Cina, un viaggio in Asia Centrale”; sempre al MuSel il caporedattore del Touring Club Italiano Stefano Brambilla presenterà insieme a Tino Mantarro “Mappe”, la nuova imperdibile rivista-libro di viaggio del TCI.

 

Infine Andrea Membretti, docente all’Università di Pavia e tra i fondatori dell’Associazione Riabitare l’Italia, nonchè membro del Comitato Scientifico de L'AltraMontagna, presenterà il suo ultimo saggio “Migrazioni verticali. La montagna ci salverà?” e dialogherà con Carlo Reggiani, docente all’Università di Manchester e studioso degli algoritmi di funzionamento delle grandi piattaforme di incoming turistico come Booking e AirBnB di come funziona il turismo di massa e di alternative all’omologazione digitale.

 

La partecipazione agli eventi è sempre gratuita, tranne che per le escursioni guidate nei territori per le quali – in alcuni casi soltanto – è richiesto un piccolo contributo per le guide, scontato per i soci di Terreoltre. Per chi volesse iscriversi a Terreoltre o rinnovare il tesseramento per il 2024, è sufficiente compilare il form al link che segue. Il costo per il 2024 è di 15 €.

 

Tutte le iniziative in programma sono raccontate sul sito di Terreoltre.

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