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Attualità | 12 luglio | 17:46

Olimpiadi Milano Cortina. Zanella: "In arrivo l’ennesimo scempio. Per produrre neve artificiale svuotano il torrente Spöl"

In vista dell’organizzazione dei Giochi olimpici, nei pressi dell’area Vallaccia, l’acqua del torrente lombardo Aqua Granda, noto come Spöl, sarà riversata in un bacino usato per la neve artificiale. Luana Zanella (Avs): "Chiediamo al Governo di fermarsi" 

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

"In vista dell’organizzazione dei Giochi olimpici, nei pressi dell’area Vallaccia, l’acqua del torrente lombardo Aqua Granda, noto come Spöl, sarà riversata in un bacino usato per la neve artificiale. L’Aqua Granda è un fiume di importanza cruciale per il territorio montano dell’area di Livigno da cui parte per sfociare nell’Inn svizzero, sia dal punto di vista paesaggistico che della biodiversità: la compromissione del deflusso minimo vitale, complice anche la crisi climatica in atto e le attuali concessioni idroelettriche, rischia di produrre gravissime minacce all’ecosistema fluviale e agli habitat naturali presenti e tutelati in qualità di siti della rete Europea Natura 2000”.

 

E’ quanto rende noto Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, la quale spiega:

 

“Il comma 2 dell’articolo 5 il Dl Sport attribuisce all’amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A. (Simico) ulteriori funzioni di commissario straordinario per la realizzazione di opere complementari agli interventi di impiantistica sportiva e infrastrutturali per lo svolgimento dei Giochi, tra cui anche i centri Livigno Snow Park e Livigno Aerials & Moguls, oltre a quella per il bacino di innevamento; naturalmente tutto senza procedure di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) e ove necessarie alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), proprio in forza dei poteri straordinario del commissario. Ricordo che l’assenza di VIA e VAS è in palese contrasto con la normativa e la giurisprudenza della Corte di Giustizia europea che impongono l’obbligo di sottoporre ad una valutazione d’impatto tutti i progetti per i quali si prevede comunque un significativo impatto ambientale; inoltre, la sostenibilità (non solo ambientale, ma anche economica e sociale) è uno degli obiettivi principali dell’azione del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) nell’ultimo decennio, come è codificato dall’Agenda 2020, il documento approvato dal Cio nel dicembre 2014 per disegnare il futuro del movimento olimpico. Chiediamo al Governo di fermarsi e, con un ordine del giorno, l’istituzione di un organismo di confronto permanente con le comunità locali interessate e le associazioni di tutela del territorio su tutte le opere connesse allo svolgimento delle Olimpiadi invernali Milano Cortina”.

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