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Attualità | 28 ottobre | 07:33

Escursionista disperata, sotto la pioggia e senza torcia, recuperata al lago di Sorapis. "Cala presto il buio, mettete sempre una pila o una frontale nello zaino"

Il racconto e l'appello del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il racconto e l'appello del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto:

 

"Cala presto il buio, mettete sempre una pila o una frontale (con la batteria carica) nello zaino.

Recuperata ieri sera un'escursionista da sola, senza torcia, al lago del Sorapis 

 

Ieri poco prima delle 19 la Centrale del Suem è stata attivata da un'escursionista disperata, che si trovava da sola al lago del Sorapis, era bagnata a causa della pioggia e soprattutto non aveva con una pila e si faceva luce con il cellulare. Dalle prime informazioni la quarantenne rumena era salita con un'amica dalla Valbona, poi le due si erano separate, lei, davanti, non aveva visto il Rifugio ed era arrivata al lago, mentre l'amica, rimasta indietro, era scesa al Passo Tre Croci. Una squadra del Soccorso alpino di Cortina, compreso un soccorritore della Guardia di finanza, è quindi salita e l'ha raggiunta. Dopo averle dato abbigliamento asciutto e bevande calde da bere, i soccorritori l'hanno lentamente riaccompagnata a valle, dove sono arrivato verso le 23.30. 

 

Ricordiamo di portare sempre con una torcia o una frontale, data la diminuzione delle ore di luce autunnale, ancor più avvertita da oggi con il ritorno dell'ora solare e con il conseguente arrivo del buio un'ora prima".

 

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