Pista da bob: SIMICO conferma che il taglio dei larici interesserà 2 ettari. Ma i conti in metri cubi continuano a non tornare
Simico avrebbe confermato la superficie oggetto di taglio, circa 2 ettari, senza tuttavia chiarire l’incongruenza da noi sollevata negli scorsi giorni: su quella superficie non possono vegetare 2.200 metri cubi, il volume legnoso che è stato assegnato al taglio alla ditta coinvolta nei lavori

di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Apprendiamo da un articolo pubblicato oggi sul Corriere delle Alpi, che SIMICO - la Società che realizzerà le infrastrutture per le Olimpiadi Milano Cortina 2026 - avrebbe depositato in Prefettura il censimento degli alberi da abbattere per la costruzione del nuovo “Sliding Centre” di Cortina, la contestata pista da bob che sorgerà nel mezzo del “bosco di Ronco”.
Secondo l’articolo, la Società avrebbe confermato la superficie oggetto di taglio: circa 2 ettari.
Ma la stessa SIMICO non ha minimamente chiarito l’incongruenza da noi sollevata negli scorsi giorni: su quella superficie non possono vegetare 2.200 metri cubi, il volume legnoso che è stato assegnato al taglio alla ditta coinvolta nei lavori.
Delle due l’una: se SIMICO conferma la superficie, su cui presumibilmente vegetano circa 500 alberi e, al massimo, 800 metri cubi, come mai la ditta sarà pagata per tagliare quasi il triplo del volume?
Si tratta di un errore? Oppure ci sono altri alberi da tagliare per la realizzazione dello Sliding Centre?
Vista la valenza ambientale, ma soprattutto paesaggistica, culturale e sociale di quel bosco, il Comune di Cortina e SIMICO dovrebbero chiarire anche questo punto, spiegando inoltre perché, come si evince da un esposto ai Carabinieri Forestali della consigliera regionale Cristina Guarda, sarebbero stati tagliati larici anche nelle zone che nel progetto erano previste come aree di “mantenimento delle alberature”.
Chiediamo risposte, chiediamo la massima trasparenza.