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Ambiente | 30 settembre | 13:30

La fusione dei ghiacciai costringe a ridefinire il confine sul Cervino, tra Italia e Svizzera. L'impatto dei cambiamenti climatici sulle frontiere

I ghiacciai in Europa, si stanno ritirando ad un ritmo accelerato a causa del surriscaldamento globale e questo processo ha conseguenze molto varie tra loro, che vanno dalla gestione delle risorse idriche alla stabilità dei pendii. Un effetto che forse non ci aspettavamo, però, è quello della necessità di ridefinire i confini dei paesi, come sta succedendo al confine con la Svizzera in questi giorni

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

I ghiacciai in Europa, si stanno ritirando ad un ritmo accelerato a causa del surriscaldamento globale e questo processo ha conseguenze molto varie tra loro, che vanno dalla gestione delle risorse idriche alla stabilità dei pendii. Un effetto che forse non ci aspettavamo, però, è quello della necessità di ridefinire i confini dei paesi, come sta succedendo al confine con la Svizzera in questi giorni.

 

Infatti, la fusione dei ghiacciai al confine tra l'Italia e la Svizzera, e in particolare i corrispondenza del Cervino, sta sposando la frontiera che era stata storicamente definita, e così i due paesi si sono trovati a ridisegnare il confine che attraversa una delle cime più famose del pianeta.

 

I due Paesi hanno concordato le modifiche sotto il Cervino, che si trova a cavallo tra il Canton Vallese in Svizzera e la Valle d'Aosta in Italia.

 

“Tratti significativi del confine sono definiti dalle linee di spartiacque o di cresta dei ghiacciai, del firn o delle nevi perenni - ha dichiarato il governo svizzero in un comunicato citato da Bloomberg - ma queste formazioni stanno cambiando a causa della fusione dei ghiacciai, ridisegnando così i confini naturali storicamente segnati dalle masse di ghiaccio".

L'area interessata dallo spostamento del confine comprende la nota località sciistica di Zermatt, in cui solo l'anno scorso i visitatori hanno trascorso complessiamente 2.7 milioni di notti, e dove turisti ed escursionisti attraversano liberamente il confine tra Svizzera e Italia rimanendo all'interno del comprensorio.

 

La ridefinizione della frontiera è stata svolta basandosi su criteri economici e geografici attorno a punti di riferimento come la Testa Grigia, il Plateau Rosa, il Rifugio Carrel e la Gobba di Rollin, e venerdì la Svizzera ha ufficialmente ratificato il trattato di adeguamento dei confini (mentre l'Italia è ancora in attesa di completare il processo di firma).

 

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