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Ambiente | 21 settembre | 20:00

I disastri naturali costano oltre 50 miliardi di euro l'anno. Lenarcic: "Il costo dell'inazione è decisamente più alto rispetto a quello delle misure preventive"

Le recenti inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale e l'Italia, unite agli incendi in Portogallo, rappresentano il chiaro segnale di un "collasso climatico" imminente, destinato a diventare la norma se non si interviene con urgenza: questo l'allarme lanciato dall'Unione Europea e in particolare da Janez Lenarcic, Commissario Europeo per la Gestione delle Crisi

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Le recenti inondazioni che hanno devastato l'Europa centrale e l'Italia, unite agli incendi in Portogallo, rappresentano il chiaro segnale di un "collasso climatico" imminente, destinato a diventare la norma se non si interviene con urgenza: questo l'allarme lanciato dall'Unione Europea.

 

“Non inganniamoci: questa tragedia non è un'eccezione, ma una previsione sempre più frequente del nostro futuro”, ha dichiarato Janez Lenarcic, Commissario Europeo per la Gestione delle Crisi.

 

Martedì, le peggiori inondazioni degli ultimi anni hanno colpito vaste aree dell'Europa centrale, causando vittime e distruggendo interi villaggi. Contemporaneamente, nel nord del Portogallo, violenti incendi hanno provocato la morte di almeno sei persone.

 

"Il continente europeo sta subendo un riscaldamento più rapido rispetto al resto del mondo, rendendoci particolarmente esposti a eventi meteorologici estremi come quelli di cui stiamo parlando", ha detto Lenarcic intervenendo al Parlamento europeo a Strasburgo. Ha inoltre sottolineato che non possiamo più tornare ai tempi in cui il clima era più stabile e sicuro.

 

Oltre alle tragiche perdite umane, Lenarcic ha evidenziato l'enorme impatto economico di questi disastri. Le spese per affrontare le emergenze e le lunghe fasi di ricostruzione mettono a dura prova i bilanci nazionali. "Negli anni '80, il costo medio annuo dei disastri naturali era di 8 miliardi di euro. Oggi, nel 2021 e nel 2022, siamo oltre i 50 miliardi di euro all'anno. Il costo dell'inazione è decisamente più alto rispetto a quello delle misure preventive", ha aggiunto.

 

Terry Reintke, leader del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo, ha ricordato che dal 1980 l'Unione Europea ha subito danni per un totale stimato di 650 miliardi di euro a causa dei cambiamenti climatici.

 

Nel frattempo, l'Unione Europea fatica a implementare politiche efficaci contro il cambiamento climatico, trovandosi spesso di fronte a resistenze politiche interne. In molti Stati membri, il dibattito politico sta assumendo una piega critica verso le politiche ambientali, in particolare sulle misure relative alla riduzione delle emissioni, al riscaldamento domestico e all’inquinamento agricolo.

 

“La nostra capacità di successo dipenderà dalla determinazione con cui affrontiamo insieme la lotta al cambiamento climatico e riduciamo le emissioni”, ha affermato Reintke, ribadendo l'importanza del Green Deal europeo.

 

Il piano dell'Unione per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 sta subendo sempre più attacchi da parte di critici che lo ritengono troppo costoso e irrealizzabile: i partiti populisti e di estrema destra ne hanno fatto uno dei principali cavalli di battaglia contro le istituzioni europee.

 

Lenarcic ha concluso il suo intervento con un appello a non sottovalutare la gravità della situazione: “Ogni giorno, le notizie ci mostrano un'Europa che allaga da un lato e brucia dall'altro. Questi eventi estremi sono diventati un appuntamento quasi annuale. Il collasso climatico globale è ormai parte integrante della vita quotidiana degli europei".

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