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Ambiente | 27 agosto | 11:04

Crollo sul Mont Collon (VIDEO). Cambiamento climatico in alta montagna vuol dire (anche) più frane

Il crollo di un imponente porzione di roccia tra Mont Collon ed Eveque, in Valle d'Aosta, ci ricorda la profonda interconnessione tra il surriscaldamento globale e la fragilità dell'alta montagna

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il crollo di un imponente porzione di roccia tra Mont Collon ed Eveque, in Valle d'Aosta, ci ricorda la profonda interconnessione tra il surriscaldamento globale e la fragilità dell'alta montagna, come evidenza Meteo Valle d'Aosta sui propri canali social.

 

Infatti, il cambiamento climatico nelle Alpi sta causando un aumento dei movimenti di distacchi di roccia e frane. Il problema è tanto urgente da gestire che diversi gruppi e istituzioni di ricerca sono focalizzati proprio su di esso.

 

In particolare, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, che da anni studia la fragilità dell'arco alpino, ha recentemente dimostrato, in uno studio pubblicato su Science, un'evidente tendenza verso un aumento degli spostamenti di massa negli ultimi anni e nel periodo estivo. Inoltre, per comprendere meglio questo fenomeno e definire scenari di pericolosità e di rischio sempre più accurati, è stato messo a punto un inventario nazionale dei movimenti di massa in alta quota nelle Alpi italiane (consultabile qui).

 

Il Catasto attualmente contiene informazioni relative a 1120 processi di instabilità naturale (principalmente frane, colate detritiche, instabilità glaciale), avvenuti ad una quota superiore ai 1500 metri nel periodo 2000-2023. La consultazione del catasto è libera e gratuita, ed è anche possibile scaricare il dataset e consultarlo in modalità offline dal proprio smartphone.

 

"Il caldo non accenna a mollare - commenta Meteo Valle d'Aosta relativamente al recente crollo - e sono soprattutto le terre alte a farne le spese: notevole questo distacco avvenuto qualche giorno fa tra Mont Collon ed Eveque, sul confine tra Italia e Vallese. Ad oggi non si vede alcun cenno di cambiamento".

 

 

 

 

 

 

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