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Ambiente | 25 agosto | 12:00

Come salire in montagna con un basso impatto ambientale? Il motore di ricerca per visualizzare migliaia di escursioni e per calcolare come raggiungerle

L'applicazione è stata ideata dall'associazione austriaca Bahn zum berg per le montagne austriache e tedesche e quest'estate, con un aggiornamento, è arrivata a comprendere anche le Alpi italiane

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Zuugle, il motore di ricerca creato dall’associazione austriaca Bahn zum Berg, permette di visualizzare migliaia di escursioni in montagna e di calcolare subito come raggiungerle utilizzando i mezzi pubblici. 

 

Da alcuni è chiamato "il paradosso dell'outdoor", per altri è semplicemente un'amara realizzazione, per altri ancora è il fondamento di un movimento di attivismo globale, ma essenzialmente si tratta di un dato di fatto: per recarci in montagna a godere della sua bellezza, dei suoi sentieri e pendii, molto spesso utilizziamo grandi quantità di combustibili fossili, contribuendo così (indirettamente) a danneggiarla tramite gli effetti del surriscaldamento globale.

 

Per fortuna, la soluzione a questo problema la soluzione a questo problema è semplice (o comunque più semplice che per tanti altri), e consiste nell'usare inventiva e capacità di adattamento e recarsi in montagna con i mezzi pubblici: treni e autobus. Diversi progetti e realtà si sono occupati di mobilità a basso impatto nella regione alpina, come Cipra internazionale con il progetto Youth Alpine Interrail o il Mobility Month di Protect Our Winters Europe e Italia. C'è anche chi ha pensato di creare un motore di ricerca per trovare escursioni da fare in montagna, in assetto estivo o invernale, raggiungendo il punto di partenza con il trasporto pubblico locale: si tratta di Zuugle, nato inizialmente per il territorio austriaco e poi evolutosi negli anni inglobando altre regioni alpine, fino ad arrivare a presentare anche una versione italiana.

Grazie a dettagliate cartine suddivise per regione, e alla connessione con i sistemi di trasporto pubblico, è possibile individuare in modo semplice e rapido l’itinerario desiderato e i mezzi di trasporto pubblici con cui arrivarci.

La selezione può essere effettuata all’interno di una particolare regione o scegliendo la partenza da una determinata stazione ferroviaria, scegliendo la lingua preferita e contando su collegamenti transfrontalieri. 

 

I risultati di questo allargamento ad altre regioni alpine sono più che soddisfacenti: dal lancio di Zuugle Europa, quest’estate, il numero delle escursioni senza auto visualizzabili ha già superato le 40.000 unità ed è in ulteriore crescita.

 

Il progetto è stato realizzato anche grazie al contributo del Ministero austriaco per la Protezione del Clima, l’Ambiente, l’Energia, la Mobilità, l’Innovazione e la Tecnologia.

"Un motore di ricerca così articolato richiede un’ottimizzazione continua - racconta Martin Heppner, fondatore dell'organizzazione austriaca “Bahn zum Berg”, illustrando l’ultimo aggiornamento -. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di illustrare le molte possibilità di vivere la montagna utilizzando solo mezzi di trasporto pubblici, anche in più paesi! Oggi con Zuugle abbiamo tagliato un nuovo traguardo".

 

"In Italia, dove le Alpi sono un patrimonio naturale prezioso, il crescente numero di viaggi in auto verso queste regioni sta avendo un impatto significativo sull'ambiente, soprattutto per l'aumento delle emissioni di anidride carbonica. Zuugle Italia promuove l'idea di un viaggio a basso impatto ambientale evidenziando le escursioni alpine facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici dalle città italiane. Questo strumento ci dimostra che l'avventura, la convenienza e il divertimento possono essere vissuti durante un viaggio con i mezzi pubblici verso un'escursione in montagna. Con Zuugle Italia, potete esplorare la bellezza mozzafiato delle Alpi e allo stesso tempo fare la vostra parte per preservare i nostri paesaggi naturali!" ha dichiarato Agnese Moroni, ricercatrice nel settore del Turismo Alpino a Eurac Research, e membro di Protect Our Winters Italia.

 

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