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Ambiente | 03 dicembre | 15:00

Aria artica e nevicate in arrivo sulle Alpi. Betti: "Connotati invernali un tempo scontati e che oggi alimentano titoli troppo roboanti"

L’Europa si prepara a vivere una settimana dai connotati (finalmente) invernali, grazie a una configurazione meteorologica che, come sottolinea Giulio Betti, meteorologo e ricercatore del Cnr, porterà aria artica, neve e un significativo calo termico in diverse regioni

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

L’Europa si prepara a vivere una settimana dai connotati finalmente invernali, grazie a una configurazione meteorologica che, come sottolinea Giulio Betti, meteorologo e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, porterà aria artica, neve e un significativo calo delle temperature in diverse regioni. Vediamo, allora, nel dettaglio cosa ci aspetta nei prossimi giorni, con particolare attenzione al panorama alpino.

 

Come spiega Betti, dalle immagini satellitari (qui di seguito) emerge una dinamica atmosferica significativa: "Si nota un'area dalla colorazione rossastra tra Scandinavia e Europa centrale, che divide due zone dai contorni verdastri. Si tratta di aria artica che separa masse d'aria più miti e umide". Questa aria fredda inizierà a lambire l’Italia centro-settentrionale tra martedì e venerdì, senza portare fenomeni di particolare rilievo in questa fase.

 

Nel frattempo, un promontorio anticiclonico si consoliderà sull’Atlantico grazie all’interazione con aria subtropicale proveniente dalla penisola iberica. Questo "blocco anticiclonico old style", come lo definisce Betti, sarà determinante nel richiamare masse di aria artica verso l’Europa centrale tra sabato e domenica, configurando uno scenario tipicamente invernale.

 

 

 

 

 

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Le Alpi saranno tra le prime aree ad avvertire l’effetto delle correnti artiche. A partire da venerdì, e in maniera più consistente nel weekend, l’Europa centrale sarà interessata da frequenti e abbondanti nevicate. Betti anticipa che i fenomeni saranno particolarmente intensi sulle Alpi settentrionali, con accumuli significativi.

 

Quest'ondata di neve, accompagnata da temperature in forte calo, restituirà un paesaggio tipicamente invernale, offrendo anche buone prospettive per il turismo alpino e le stazioni sciistiche, che potrebbero finalmente beneficiare di condizioni favorevoli dopo un autunno molto mite.

L’Italia avrà un’evoluzione meteorologica più complessa, trovandosi a sud del sistema depressionario. Tuttavia, Giulio Betti conferma che, a partire da domenica e soprattutto durante la prossima settimana, sono attesi episodi nevosi fino a bassa quota, accompagnati da un calo termico deciso: "Si tratterà di una fase fredda degna di questo nome. Nulla di eccezionale, sia chiaro, ma almeno avrà connotati decisamente invernali, quei connotati che un tempo davamo per scontati e che oggi alimentano titoli troppo roboanti".

 

 

 

 

 

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Un’ulteriore buona notizia riguarda il ritorno della pioggia nelle regioni meridionali, spesso penalizzate dalla siccità. Tra mercoledì e venerdì, e poi tra domenica e martedì, sono previste precipitazioni diffuse in Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria, con benefici sia per i bacini idrici sia per l’agricoltura.

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