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Ambiente | 23 maggio | 18:30

Accertata nuova specie di zecca sul Carso: "Non aspettano passivamente gli animali (e gli umani), ma li inseguono per alcuni metri anche lungo i sentieri"

I ricercatori del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste hanno accertato la presenza abbastanza cospicua di una nuova specie di zecca sul Carso Triestino: la Zecca Marginata (Hyalomma marginatum). "Negli ultimi anni il nostro inquinamento climatico ha annullato le prolungate gelate invernali sul Carso; ciò con ogni probabilità ha consentito l’insediamento di popolazioni della Zecca Marginata, attualmente ritrovate soprattutto nella parte orientale della provincia di Trieste"

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

I ricercatori del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste hanno accertato la presenza abbastanza cospicua di una nuova specie di zecca sul Carso Triestino: la Zecca Marginata (Hyalomma marginatum).

 

"Singoli esemplari di questa zecca originaria di ambienti caldi e secchi del Mediterraneo meridionale - si legge nel sito del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste -, erano già stati rilevati in passato, portati dagli uccelli migratori o dal commercio di bestiame, ma sinora gli inverni freddi avevano scongiurato l’insediarsi di popolazioni locali".

 

"Negli ultimi anni - prosegue il comunicato - il nostro inquinamento climatico ha annullato le prolungate gelate invernali sul Carso; ciò con ogni probabilità ha consentito l’insediamento di popolazioni della Zecca Marginata, attualmente ritrovate soprattutto nella parte orientale della provincia di Trieste".

 

"Si tratta di una zecca più grande della classica Zecca Dura (o Zecca dei Boschi) - continua a informare il comunicato - ma le sue caratteristiche da tenere ben presenti sono altre: la Zecca Marginata non abita erbe alte e umide, ma zone aperte assolate con erbe corte e pietre, la tipica landa carsica. Soprattutto, le Zecche Marginate non aspettano passivamente gli animali (e gli umani) su cui attaccarsi, ma si avvicinano a loro e li inseguono per alcuni metri anche lungo i sentieri.

Per fortuna, essendo più grandi e più mobili sono molto più facili da osservare e togliere. Anche per queste zecche è importante rimuoverle immediatamente (evitando pericolosi metodi per 'farle staccare da sole'); più tempo rimangono attaccate, più è possibile ci trasmettano eventuali malattie. Pure la Zecca Marginata può infatti veicolare gravi zoonosi".

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