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Ambiente | 01 aprile | 13:57

“Piuttosto evidente lo strato di pulviscolo sahariano" nel rilievo stratigrafico della neve a Chamois, in Valle d'Aosta

Un rilievo effettuato sullo spessore di neve a Chamois, in Valle d'Aosta, mostra chiaramente lo strato di neve rossastra dovuta al trasporto di pulviscolo sahariano oltre che le abbondanti nevicate degli ultimi giorni

Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Il rilievo stratigrafico effettuato ieri in Valle D’Aosta, vicino al Lago di Lod, a Chamois, a 2.019 metri slm, e pubblicato da Natural Mind Professional, mostra chiaramente il risultato dell’evento meteorologico che, negli scorsi giorni, ha reso rossastre la neve e l’atmosfera in buona parte nell’arco alpino centro occidentale e, in generale, della penisola.

 

Come commenta il meteorologo Andrea Vuole sulla sua pagina Facebook: “Piuttosto evidente lo strato di polvere e pulviscolo sahariano accumulato nella giornata di ieri, e già ricoperto dalla neve fresca caduta nelle ultime 18 ore, dove la concentrazione di polvere sahariana è stata decisamente inferiore rispetto al picco toccato nel pomeriggio di sabato 30 marzo, proprio come previsto dai modelli di simulazione numerica”.

 

Il rilevo non solo mostra chiaramente il pulviscolo sahariano arrivato in Valle d’Aosta, ma testimonia anche la notevole quantità di neve portata dalle ultime precipitazioni. Questa ha portato le carte del bollettino valanghe della regione a tingersi di rosso intenso, a segnalare un elevato pericolo: “Specialmente nelle regioni più colpite dalle precipitazioni, dai bacini di alimentazione in quota le valanghe possono raggiungere dimensioni grandi e minacciare in alcuni punti le vie di comunicazione, anche quelle situate a quote più basse, specialmente nelle regioni con tanta neve. Sino a quando le temperature non diminuiranno, aumento del pericolo di valanghe umide e bagnate”.

 

 

 

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