Sci alpino, dopo l'incidente di Matilde Lorenzi la Fis rende obbligatori gli airbag in discesa e superG: "La sicurezza degli atleti viene prima di tutto e non è negoziabile"
Airbag obbligatori nelle discipline veloci dello sci alpino, la decisione annunciata dal segretario generale Michel Vion: "Abbracceremo qualsiasi misura che dimostri di aiutare a proteggere la salute e il benessere degli atleti"

TRENTO. A pochi giorni dalla tragica scomparsa di Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci alpino italiano morta il 29 ottobre dopo una caduta sul ghiacciaio della Val Senales (QUI L'ARTICOLO), la Fis (Federazione internazionale sci e snowboard) ha approvato un’importante e per certi versi doverosa novità: a partire dalla stagione 2024-25, quella già in corso, gli airbag saranno obbligatori per tutti gli atleti impegnati nelle discipline veloci, come superG e discesa libera.
Insomma gli airbag, fino ad oggi facoltativi, dovranno essere indossati da tutti: "Per la Fis, la sicurezza degli atleti viene prima di tutto e non è negoziabile", ha detto il Segretario generale della Fis Michel Vion. "L'adozione di airbag fa parte di un approccio più ampio che coinvolge tutti i fattori che possono ridurre al minimo il rischio di lesioni gravi: dalla conoscenza delle condizioni meteorologiche e dell'assetto della pista all'equipaggiamento come la biancheria intima antitaglio e gli attacchi intelligenti. Abbracceremo qualsiasi misura che dimostri di aiutare a proteggere la salute e il benessere degli atleti".
Sviluppato a partire dagli airbag elettronici già in uso da anni nel motociclismo, la tecnologia nello sci alpino è costituita principalmente da un sacco spesso pochi millimetri che gonfio ha un volume interno di 8 litri d'aria. L'attivazione è elettronica: alimentato da una batteria al litio, mediante un algoritmo in grado di individuare il sopraggiungere di cadute con dinamiche rotazionali o di rolling il microprocessore espande nel giro di alcuni millisecondi l'airbag che, attraverso dei microfilamenti in superficie che mantengono la pressione e lo spessore costanti, riesce a proteggere efficacemente e uniformemente le aree più sensibili del corpo: la schiena, il torace, la colonna vertebrale e i fianchi.
Questo provvedimento segna un primo passo concreto nell’ambito del "Progetto Matilde Lorenzi", nato per promuovere la sicurezza nello sci alpino dopo la tragedia che ha colpito la giovane atleta. L’obiettivo è garantire maggiore protezione in uno sport che, per sua natura, espone gli atleti a rischi elevati.