Cinque stranieri e cinque italiani: l'Aquila riprende a sudare
Basket. Riparte la stagione della Dolomiti Energia che al PalaTrento si presenta a stampa e tifosi con gli innesti di Lavisotto, Moraschini e Bernardi e degli stranieri Aaron Craft, Dustin Hogue, Johndre Jefferson, David Lighty e Joao Betinho Gomes

TRENTO. Stessa filosofia, nuove facce. La filosofia resta quella di puntare su giovani italiani da una parte e su stranieri in cerca della definitiva consacrazione dall'altra. Queste le due ali con le quali l'Aquila Basket cercherà di spiccare il volo in questa terza stagione consecutiva in serie A1. Niente più coppe europee, dopo la bagarre a livello di federazioni di questa estate, ma tanta voglia di valorizzare i giovani portando il club bianconero in quel gruppone di squadre che si candidano a viaggiare alle immediate spalle di una Milano indicata, per l'ennesima volta, come lo squadrone da battere.
Nel pomeriggio di giovedì 19 agosto il primo allenamento al PalaTrento agli ordini di coach Maurizio Buscaglia, le prime corse e le prime sudate di una stagione nella quale la concorrenza sarà molta visto che diverse squadre si sono notevolmente rinforzate. La Dolomiti Energia si presenta ancora ai nastri di partenza del gotha del basket italiano con la formula del 5+5, ovvero cinque italiani e cinque stranieri. Per quel che riguarda gli atleti tricolori confermatissimi Toto Forray (play), Filippo Baldi Rossi (ala), Diego Flaccadori (guardia) e il centro rotaliano Luca Lechthaler.
A loro si sono aggiunti tre giovani come l'ala-forte classe 1998 Isacco Lovisotto, la guardia-ala Riccardo Moraschini e il play trentino, cresciuto nel settore giovanile bianconero, Andrea Bernardi nipote del pallavolista del secolo, Lorenzo Bernardi. Per quel che concerne gli stranieri sono quattro gli americani, il play Aaron Craft, l'ala Dustin Hogue, il centro Johndre Jefferson e la guardia-ala David Lighty, ai quali aggiungere l'ala portoghese Joao Betinho Gomes.