Sinner è ingiocabile. Prestazione monumentale del numero 1 al mondo che travolge in due set Ruud (6-1, 6-2) e vola in finale alle Atp Finals. Domenica sfida a Fritz

TORINO. Impressionante, devastante, sontuoso. Ma anche travolgente, glaciale, letale. In una parola: ingiocabile.

Jannik Sinner travolge Casper Ruud in due set (6-1, 6-2) nella seconda semifinale delle Nitto Atp Finals e conquista l'accesso alla finale di domenica 17 novembre, dominando in lungo e in largo la sfida contro il numero 7 al mondo, mica l'ultimo arrivato, che lotta con le unghie e con i denti, ma deve arrendersi di fronte allo strapotere generale del più forte del pianeta.

Che, ancora una volta, ribadisce la propria superiorità contro un avversario di assoluto livello che, però, nulla ha potuto di fronte ad uno Jannik in forma clamorosa e sempre più forte.

Il fuoriclasse di Sesto vola in finale dove, domenica alle 18, affronterà l'americano Taylor Fritz, che a sua volta ha superato - da sfavorito - Zverev, in un match nel quale parte con gli assoluti favori del pronostico. E, a dirla tutta, se Sinner gioca così non ce n'è per nessuno in nessun angolo del mondo.

Jannik vince il sorteggio e sceglie di servire, imprimendo subito un ritmo elevatissimo all'incontro e tenendo la battuta a 15 (1-0). E la musica non cambia sul primo turno al servizio del norvegese: "spallata" immediata al match del numero 1 al mondo che si guadagna due palle break e chiude alla prima occasione, mettendo una pressione clamorosa a Ruud, che deve subito arrendersi: 2-0.

Il monologo dell'azzurro è impressionante (3-0) con un totale di 12 punti a 3 in favore del fuoriclasse di Sesto. Ruud riesce ad interrompere il dominio di Jannik tenendo la battuta (3-1) e affidandosi a soluzioni "veloci". Lo scandinavo prende fiducia e ha due palle break nel quinto game: la prima viene annullata dall'altoatesino con la discesa a rete, sulla seconda Ruud commette un errore clamoroso. Si va ai vantaggi, torna la "prima" di servizio e Sinner vola 4-1.

E, allora, Jannik torna a "martellare" come un ossesso con il norvegese che spinge forte, ma non basta contro l' "uragano" azzurro: altro break, con servizio strappato a zero: 5-1. E, a stretto giro di posta, Sinner chiude i conti: 6-1 in mezz'ora con un totale di 26 punti a 12 per il migliore del pianeta che domina in lungo e in largo.

Ruud torna in campo più convinto e tiene la battuta, Sinner impatta subito (1-1). Il norvegese prende un po' di ritmo e resiste (2-1), poi va avanti 0-30 sul turno dell'altoatesino, che rimette le cose a posto con un ace "e mezzo" e chiude con un altro servizio: 2-2. Jannik è una "macchina da guerra": si guadagna due palle break, lo scandinavo le annulla, "copre" una terza, ma alla quarta occasione non c'è niente da fare. Il break è servito: 3-2 per l'azzurro, che subito lo consolida (4-2) con tre ace nel game.

In campo c'è solamente l'azzurro che strappa ancora il servizio all'avversario che, per fare un 15, deve "smashare" due volte e chiudere in voleé. Il game si chiude con Jannik che vola sul 5 a 1 con un dritto "irreale".

E, allora, manca solo il punto esclamativo, che arriva subito, lasciando a zero l'avversario. L' "alieno" Sinner chiude con un ace. Non ci sono parole: incredibile.