"Quando l'ho saputo, ho iniziato a tremare". Nadine Nischler, da Naturno alla Nazionale: la calciatrice altoatesina ha già segnato 6 reti in 11 partite con il Como in serie A
Classe 2000, Nadine Nischler è un centrocampista con caratteristiche offensive. Dopo aver segnato 40 reti in serie C con il Merano, adesso è professionista nella massima serie con il club lariano. E, grazie ad un'eccellente inizio di torneo, ha conquistato la magli azzurra: è stata infatti convocata da Ct Soncin per l'amichevole contro la Germania

NATURNO. In pochi mesi è passata dal dividersi tra il lavoro in uno studio di consulenza del lavoro e il calcio, vissuto come un hobby, alla serie A e alla prima, fantastica, convocazione in Nazionale.
Non è un sogno e, dunque, Nadine Nischler, centrocampista di 24 anni originaria di Naturno, non deve aver alcuna paura di essere svegliata. D'altronde era quasi impossibile che il Ct azzurro Andrea Soncin non la convocasse, dopo il "pazzesco" inizio di stagione della calciatrice altoatesina che, all'esordio nella massima serie (arrivando dalla serie C), ha già infilato 11 presenze (in 11 giornate), mettendo a segno la bellezza di 6 reti.
Numeri da capogiro per una calciatrice che, sino alla scorsa primavera, vestiva la maglia del Merano e faceva i salti mortali per "incastrare" lavoro e pallone.
"Mi alzavo alle 6 di mattina per correre in ufficio e stare fino alle 17 - ha spiegato la calciatrice altoatesina al sito "Cronache di spogliatoio" -. Poi andavo in campo. Adesso la mia vita è cambiata totalmente: mi sveglio con calma, faccio le mie cose e poi posso dare tutta me stessa al calcio. Non è più un hobby, ma un lavoro vero e proprio. Ci penso tutto il giorno. E credetemi, non lo avrei mai immaginato".
Il suo è stato un percorso di volontà e sacrifici: a 14 anni ha lasciato la natìa Naturno, piccolo paesino di 6mila anime del Burgraviato, per trasferirsi a Norimberga, dove ha abbinato calcio e studio, completando il percorso e formandosi sportivamente in uno dei paesi europei più "in" quando si parla di calcio femminile.
"A 14 anni ho deciso di lasciare casa per trasferirmi a Norimberga: all’inizio è stato molto difficile, soprattutto perché rispetto a Naturno - prosegue Nadine - mi sono ritrovata in una città grande, da sola, senza genitori e senza mio fratello. Però era un’opportunità che volevo cogliere: lì sapevo che la mia vita sarebbe stata solo calcio e scuola. Non c’era tempo per pensare ad altro. Ed era tutto ciò che amavo".
Dopo quattro anni in Baviera la decisione di tornare a casa: il calcio continua a rivestire sempre un ruolo importantissimo nella sua vita, ma diventa un appuntamento serale, che arriva solamente dopo il lavoro. Nella scorsa stagione: Nadine ha indossato la maglia del Merano in serie C, con cui ha realizzato 40 gol (sì, avete letto bene) e guidato le rossonere alla promozione in B. Il Como, che sui di lei aveva già messo gli occhi da tempo, decide di farsi avanti e la convoca per un provino
"Fino a quel momento io e il ds del Como, Miro Keci, c’eravamo sentiti solamente al telefono - aggiunge la calciatrice meranese -, poi mi ha detto: ‘Perché non vieni a fare un provino con noi?’. Ero senza parole: ‘Sì, sicuro. Certo!’. Dovevo cogliere l’occasione anche perché venivo da un anno fantastico con 40 gol".
Il resto è storia recente, recentissima: Nischler passa il "provino", entra subito nell'undici titolare lariano e, alla prima di campionato, contro il Milan, il capolavoro è completato. Sì, perché allo stadio "Ferruccio" di Seregno la sfida contro le rossonere termina 1 a 0 in favore del Como grazie ad un super gol proprio della centrocampista altoatesina, che al 18' spedisce un missile sotto l'incrocio dei pali, battendo imparabilmente la numero uno della Nazionale, Laura Giuliani.
La stessa Giuliani che adesso sarà una delle sue compagne in maglia azzurra, visto che l'eccellente inizio di stagione ha aperto le porte di Casa Italia alla Nischler, che figura tra le 29 convocate da Soncin per l'ultima sfida ufficiale dell'anno, in programma il 2 dicembre a Bochum contro la "corazzata" Germania.
"Quando ho saputo della convocazione, ho iniziato a tremare - conclude a Cronache di Spogliatoio -. Non avrei mai immaginato un’emozione del genere, sono ancora senza parole. E ho scoperto tutto da sola tramite il profilo IG dell’Italia. Non ho fatto in tempo a rendermene conto che tutte le ragazze hanno iniziato a scrivermi per complimentarsi con me. Ho passato un’ora a rispondere a tutte. Il sogno che adesso ho in mente è quello di andare a giocare il prossimo Europeo. Sarebbe la ciliegina sulla torta".