Contenuto sponsorizzato

La lezione di maturità dei calciatori dell'Under 17 del Cristo Re. Rimasti in otto, hanno scelto di andare avanti, nonostante siano stati abbandonati e le pesanti sconfitte

Ebbene, Isuf, Joel, Matteo, Emanuele, Blerton, Alessandro, Drillon e Ali hanno perso sul campo, “tanto a poco” come si usa dire e come era inevitabile accadesse, ma moralmente hanno vinto e strappato approvazione  ovunque abbiano giocato. Ora il Cristo Re non iscriverà la squadra alla seconda fase, quella provinciale e così i giovani calciatori saranno svincolati e liberi di accasarsi altrove, magari in qualche realtà meglio organizzata

Di Daniele Loss - 13 novembre 2024 - 19:21

TRENTO. Questa è la storia di otto "ragazzini" che hanno dato uno splendido esempio agli adulti. Una testimonianza di perseveranza, serietà e senso di responsabilità. "Ci siamo presi un impegno e andiamo sino in fondo. Comunque vada".

 

Ebbene, Isuf, Joel, Matteo, Emanuele, Blerton, Alessandro, Drillon e Ali hanno perso sul campo, “tanto a poco” come si usa dire e come era inevitabile accadesse, ma moralmente hanno vinto e strappato approvazione  ovunque abbiano giocato. Nonostante siano solamente in otto rappresentano (o per meglio dire componevano, visto che la società ha deciso di ritirare la squadra nella seconda fase) quanto resta della rosa Under 17 del Cristo Re, club calcistico di uno dei rioni della città di Trento.

 

I regolamenti, decisamente da rivedere, della Figc permettono a tutte le società d'iscriversi alla fase di qualificazione dei campionati Elite (dove, teoricamente, dovrebbero esserci le squadre espressione dei migliori settori giovanili della Provincia quantomeno per l'organizzazione), anche a chi non ha le "condizioni oggettive" per farlo. Capita, dunque, che di fronte si trovino le squadre Under 17 (e Under 15) di club d'Eccellenza con realtà di Seconda Categoria che, con tutto il rispetto, faticano a reggere l'impatto.

 

E questo è stato il caso del Cristo Re che, nonostante un organico ridotto all'osso già alla partenza di settembre (13 - 14 elementi appena) ha deciso d'iscriversi alla fase di qualificazione Elite. La squadra giallorossa è stata inserita nel raggruppamento G assieme a ViPo Trento, Mattarello, Sacco San Giorgio e Vallagarina. Le gare da disputare erano dunque 8, andata e ritorno contro ogni avversaria.

 

Le prime due partite, contro Vallagarina e Mattarello, il Cristo Re le ha perse a tavolino (entrambe per 3 a 0) in quanto la squadra non si è neppure presentata (causa primi, prevedibilissimi, problemi d'organico). Poi, recuperato evidentemente qualche giocatore e raggiunte le 11 unità, non uno di più, il team giallorosso è riuscito a scendere in campo perdendo "solamente" 5 a 1 contro il Sacco San Giorgio, prima della goleada (20 a 1) subita in casa dalla ViPo Trento.

 

Nel ritorno sono arrivate le sconfitte contro Vallagarina (0 a 4) e Mattarello (0 a 7), poi il "patatrac" con l'abbandono ulteriore di alcuni elementi e il gruppo ridotto ai minimi regolamentari, che hanno portato il Cristo Re a presentarsi prima con soli nove effettivi contro il Sacco San Giorgio (risultato di 27 a 1 per i roveretani) e domenica scorsa con soli otto giocatori contro la ViPo Trento, vittoriosa per 23 a 0.

 

Agli otto giocatori rimasti, Isuf, Joel, Matteo, Emanuele, Blerton, Alessandro, Drillon e Ali, la società ha chiesto se fossero veramente intenzionati a presentarsi e loro hanno detto "sì" senza pensarci su due volte.

 

Meglio prendere tanti gol ma lottare sul terreno di gioco fino in fondo (e l'hanno fatto, eccome se l'hanno fatto, senza mai perdere la testa o lasciarsi andare a nervosismi, sconforto o atteggiamenti inappropriati) piuttosto che abbandonare la barca, come invece hanno fatto - colpevolmente - alcuni compagni di squadra poco affidabili nonché allenatore e dirigenti che hanno lasciato questo manipolo di ragazzini coraggiosi in balia di se stessi.

 

Un paio di giocatori della prima squadra, Edoardo e Andrea, hanno dato, loro sì, una mano come dirigenti accompagnatori (sì, perché non c’era più traccia di un mister), non solo negli allenamenti svolti con sette o otto presenti, ma soprattutto in occasione delle partite ufficiali che senza un tesserato maggiorenne non avrebbero potuto avere luogo. Di altri dirigenti nemmeno l'ombra. Hanno perso tutte le gare disputate, subito 92 reti (con due 0 a 3 a tavolino, altrimenti il passivo sarebbe stato ancora più "pesante") a fronte di sole 3 realizzate, ma hanno vinto la partita della maturità, della sportività e dell'orgoglio.

 

Ora il Cristo Re non iscriverà - per forza - la squadra alla seconda fase, quella provinciale, che mette di fronte le squadre non qualificate di tutti i gironi, e così i giovani calciatori saranno svincolati e liberi di accasarsi altrove, magari in qualche realtà meglio organizzata. Intanto però possono dire d’essere usciti a testa alta anche a fronte dei pesanti passivi incassati, impegnandosi senza risparmio pur in forte inferiorità numerica.

 

Con la consapevolezza di aver mantenuto fede ad un impegno preso e la gratificazione degli elogi ricevuti anche dai team avversari, che hanno visto in questi otto quindicenni un senso di responsabilità da adulti.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
21 gennaio - 12:42
Il Gps di Puck ha trasmesso i segnali e subito i carabinieri forestali si sono attivati raggiungendo la casa dell'uomo. Dopo una perquisizione la [...]
Esteri
21 gennaio - 12:24
Non è la prima volta che si verifica un fenomeno di gelicidio sulle strade della Valsugana
Cronaca
21 gennaio - 12:31
E' successo poco prima di mezzogiorno e sul posto si sono portati i vigili del fuoco e i soccorsi sanitari. L'uomo sarebbe rimasto con la gamba [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato