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"Il tennis merita la stessa dignità del calcio. Altrimenti ci teniamo i diritti e la Davis la trasmettiamo in chiaro su SuperTennis". L'ultimatum del presidente Binaghi alla Rai

"Abbiamo il nostro canale e se la Rai non ci dà le giuste risposte, offriremo il bel tennis sul nostro canale tematico. Vogliamo più tennis, vederlo meglio, più tennis sulla rete ammiraglia, Rai1 e non su Rai2. Chiedo solo pari opportunità con la Nazionale di calcio. Non posso più sopportare che il tennis venga considerato dalla Rai uno sport minore. Non lo è. Lo dimostrano gli ascolti. Voglio che le finali dello Slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis, la bella gioventù"

Di D.L. - 27 novembre 2024 - 17:48

TRENTO. Se non ora, che il tennis italiano è ai vertici mondiali in tutti gli ambiti, quando? Per la serie: ora o mai più.

 

Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, lo sa benissimo e, allora, parla chiaro. In maniera inequivocabile, lanciando quello che è un ultimatum al servizio pubblico intenso come Rai: è il momento che il tennis venga trattato come il calcio e, dunque, le partite delle Nazionali devono essere trasmesse su Rai1 e, soprattutto, va ampliata la visibilità "in chiaro". Senza "se" e senza "ma". Altrimenti il numero uno della Fitp potrebbe decidere di tenersi i diritti.

 

In una lunga intervista rilasciata a Il Foglio, Binaghi ribadisce il concetto: il tennis italiano domina le prove a squadre, visti i recenti successi delle due Nazionali in Coppa Davis (maschile) e Billie Jean King Cup (femminile), Jannik Sinner è il numero uno al mondo e nel 2024 ha fatto sfracelli, trionfando in 2 tornei del Grande Slam, 3 Masters 1.000, 2 Masters 500, oltre ad aver vinto le Atp Finals e il Six Kings Slam, Jasmine Paolini è quarta nel ranking femminile, è andata in finale a Wimbledon e ha conquistato l'oro alle Olimpiadi di Parigi in coppia con Sara Errani.

 

Eppure il tennis è ancora sport "figlio di un dio minore".

 

"I diritti sono nostri - queste la parole del numero della Fitp - e io, da presidente, ho il dovere di difendere questo popolo. O la Rai tratta il tennis come il calcio, altrimenti i diritti ce li teniamo. La gestione dell'offerta tennis è insufficiente, il nuovo Sinner deve vedere Sinner su Rai1 e non su Rai2. Mi è stato risposto che ci sono valutazione di marketing. Non posso accettarlo. Ovviamente ho ringraziato l'ad Rossi, ma io devo fare l'interesse del tennis, e gli sarei più grato quando la Rai ci darà la vetrina della nazionale di calcio, Rai 1. E' una sfida per tutti".

 

Dall'anno prossimo, infatti, sino al 2028, sia la Coppa Davis che la Billie Jean King Cup (la Coppa Davis femminile, che così dovrebbe chiamarsi anche secondo la stessa Billie Jean King) saranno in esclusiva su SuperTennis. E, a quel punto, sarà la Rai a dover scendere a "miti" consigli e trovare un accordo con la Federazione, che però non è disposta a trattare. Altrimenti via la Davis dalla Rai e tutti potranno godere delle imprese degli azzurri sul canale federale.

 

L'aspetto commerciale interessa relativamente Binaghi, che si fa portavoce di milioni e milioni di tifosi.

 

"Il nostro scopo - prosegue nell'intervista rilasciata al quotidiano fondato da Giuliano Ferrara - non è commerciale, ma divulgativo, ma chiediamo attenzione. Abbiamo il nostro canale e se la Rai non ci dà le giuste risposte, offriremo il bel tennis sul nostro canale tematico. Vogliamo più tennis, vederlo meglio, più tennis sulla rete ammiraglia, Rai1 e non su Rai2. Chiedo solo pari opportunità con la Nazionale di calcio. Non posso più sopportare che il tennis venga considerato dalla Rai uno sport minore. Non lo è. Lo dimostrano gli ascolti. Chiedo una finestra in chiaro, una vetrina vera, per le partite. Voglio che le finali dello Slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis, la bella gioventù".

 

I numeri, quelli relativi agli ascolti televisivi, certificano le parole di Binaghi. La finale delle Atp Finals, che ha visto Sinner superare Fritz, è stata vista da 3 milioni e mezzo di telespettatori sulla Rai2 (20,78% di share), a cui bisogna aggiungere il milione e 100mila persone di Sky (share: 6,4%). La finale della Coppa Davis ha avuto numeri ancora superiori sulla tv nazionale: il primo dei due match - quello tra Berrettini e van de Zandschulp - è stato visto da 3.839.000 di spettatori (25,02%), mentre la sfida Sinner - Griekspoor, che ha consegnato all'ItalTennis la seconda insalatiera di fila, ha fatto registrare 4.467.000 spettatori con uno share di 25,98%.

 

Il margine, dunque, è risicato e adesso la "palla" passa a viale Mazzini.

 

"Abbiamo offerto la nostra disponibilità - spiega il numero uno della Federazione Italiana Tennis e Padel -. Siamo venuti incontro alla richieste e concordato perfino gli orari delle gare degli Internazionali di Roma. Gli spagnoli hanno avuto la possibilità di vedere sulla loro tv pubblica la finale del Roland Garros, tra lo spagnolo Alcaraz e Zverev. In Italia non è possibile. Esiste una norma datata che non lo permetti. Lo consente solamente per le finali della Coppa Davis. Ricordo che la nostra Paolini è arrivata in finale a Wimbledon".

 

La polemica segue, di pochi giorni, quella legata alla mancata trasmissione sulla tv pubblica della finale della Billie Jean King Cup. L'europarlamentare del Movimento 5 Stelle, l'ex calciatrice Carolina Morace, aveva parlato di "discriminazione" tra tennis maschile e femminile, il direttore di Rai Sport Jacopo Volpi aveva spiegato che SuperTennis si era rifiutata di concedere i diritti.

 

"Nessuno della Rai ci ha mai chiesto di dargli i diritti della Billie Jean King Cup - aveva ribattuto Binaghi -. Anzi è vero il contrario: noi li avevamo offerti a loro quale contropartita dei diritti simulcast (ovvero la possibilità di trasmettere in contemporanea, ndr) del torneo Wta di Palermo (diventato "250" dal 2021, ndr), che la Rai aveva però già subceduto a Sky. Dunque non è stato possibile procedere, come noi saremmo stati disponibili a fare perché per la Fitp la cosa più importante è visibilità, non siamo una tv commerciale. Gli investimenti che la Federazione italiana tennis ha fatto sin dall'inizio sul canale monotematico sono sempre stati fatti per dare visibilità al nostro sport, anche in un'epoca nella quale i diritti del tennis, e in particolare quelli delle gare femminile non li voleva nessuno. E in Fed Cup c'erano Pennetta, Vinci e Schiavone".

 

Ma perché il tennis non è visibile a tutti, in "chiaro", nemmeno adesso che l'Italia domina? Perché nell'elenco contenuto nella delibera dell'Agcom, emessa nel mese di marzo del 2012, vi sono solamente le semifinali e la finale delle Nazionali maschili di Coppa Davis e Billie Jean King Cup e le medesime partite di giocatori italiani agli Internazionali d'Italia. Urge una modifica. In tempi rapidi.

 

"Chiedo una finestra in chiaro - conclude Binaghi -, una vetrina vera, per le partite. Voglio che le finali dello Slam possano essere guardate dai ragazzi che amano il tennis. Mi hanno assicurato che la norma verrà modificata".

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