Giro d'Italia, arrivo a San Valentino e partenza dalla Rotaliana. Le anticipazioni sul percorso ma slitta la presentazione: problemi con lo start dall'Albania?
In Provincia la corsa rosa arriverà martedì 27 maggio con arrivo a San Valentino di Brentonico dopo una tappa molto dura con partenza da Piazzola sul Brenta. Poi il passo Sommo, il Bondone (sino a Candriai), lo "strappetto" di Vigo, il passo di Santa Barbara e l'ascesa finale. Il giorno dopo altra tappa di montagna con partenza dalla Fondazione Mach a San Michele all'Adige e arrivo a Bormio

TRENTO. Uno slittamento così non si era mai visto. Per la presentazione ufficiale del Giro d'Italia se ne riparlerà a gennaio e non prima. I motivi? Sconosciuti ma, da quanto trapela, i problemi sarebbero legati alle prime tre tappe. Quelle che, secondo i rumors, dovrebbero (a questo punto il condizionale è più che d'obbligo) disputarsi in Albania.
Nel 2023 il tracciato della corsa rosa era stato illustrato addirittura in anticipo rispetto al Tour de France: Rcs, che organizza l'evento, aveva deciso di presentare l'edizione 2024 del Giro d'Italia al Festival dello Sport di Trento a metà ottobre. La cornice, meravigliosa, era stata quella del Teatro Sociale con il mondo collegato in diretta per scoprire le 21 tappe, con partenza da Venaria Reale e arrivo a Roma.
Adesso, invece, è tutto fermo e il Giro si svelerà addirittura dopo la Vuelta, il cui percorso verrà "scoperto" a Madrid il prossimo 19 dicembre, mentre il Tour è stato presentato ormai due settimane or sono al Palazzo dei Congressi di Parigi.
Per la corsa rosa bisognerà attendere addirittura un paio di mesi. Il motivo? Spiegazioni ufficiali, ad oggi, non ve ne sono ma, da quanto si vocifera, i problemi sarebbero relativi alla prima settimana di gara. O, per meglio dire, alla prima, seconda e terza tappa, ovvero le tre frazioni da correre in territorio albanese.
Venerdì 9 maggio la corsa dovrebbe partire da Durazzo e arrivare a Tirana, sabato 10 sarebbe in programma una cronometro individuale nella capitale, mentre domenica 11 la corsa dovrebbe svilupparsi con partenza e arrivo a Valona. Poi (lunedì 11) giorno di riposo e trasferimento in Italia, precisamente in Puglia, da dove partirebbe la risalita della Penisola.
In assenza di comunicazioni ufficiali, si possono solamente fare delle ipotesi, ma i ben informati raccontano che vi siano difficoltà, di carattere economico, tra l'organizzazione e i referenti albanesi. Radiocorsa, la trasmissione ciclistica di RaiSport, ha analizzato la questione nel corso di una delle ultime puntate, affermando di essere riuscita a contattare l'addetto stampa del primo ministro albanese, il quale avrebbe parlato di "trattative ancora in corso".
Insomma, una situazione tutt'altro che chiara. C'è anche chi ha ipotizzato che lo "stallo" sia dovuto al diniego dello sponsor della maglia rosa (Enel Spa) di ritoccare verso l'alto la sponsorizzazione (si parla addirittura di un terzo in più). E forse tale richiesta è stata avanzata dall'organizzazione proprio per "sistemare" la situazione viste le difficoltà incontrate con l'Albania.
Intanto il percorso, grazie alle anticipazioni (alcune anche ufficiali, da parte di esponenti politici o realtà turistiche) provenienti da ogni angolo della Penisola, è praticamente fatto. Al netto delle prime tre tappe, poi il Giro d'Italia dovrebbe osservare un giorno di riposo (lunedì 12 maggio) e ripartire dalla Puglia con la tappa Alberobello - Lecce. Poi la quinta frazione, da Ceglie Messapica a Matera, la sesta, da Potenza a Napoli (dove la corsa è già arrivata lo scorso anno), la settima da Castel di Sangro a Tagliacozzo (Marsia), l'ottava da Giulianova a Castelraimondo e la decima, che chiuderebbe la seconda settimana, da Gubbio a Siena, con tratti del percorso delle "Strade Bianche" e l'arrivo a piazza del Campo.
Lunedì 19 maggio altro giorno di riposo e poi ecco la cronometro individuale da Lucca a Pisa (martedì 20 maggio), poi il tratto tosco - emiliano da Viareggio a Castelnuovo ne' Monti, la Modena - Viadana (12esima tappa), la Rovigo - Vicenza, con arrivo in salita al Monte Berico (23 maggio), seguita dalla Treviso - Nova Gorica, con l'arrivo in Slovenia, prima del ritorno in Italia per la frazione con arrivo in salita, da Fiume Veneto ad Asiago.
L'ultima settimana si aprirà con il terzo e ultimo giorno di "stacco (lunedì 26 maggio) e poi ecco l'attesissimo attivo in Trentino dopo la partenza da Piazzola sul Brenta, fissata per la mattina di martedì 27 maggio. La carovana, secondo le indiscrezioni dei ben informati, transiterà da Sandrigo, Thiene e Arsiero, per poi salire verso il primo Gpm di giornata a Carbonare (Passo Sommo). Seguirà la lunga discesa verso la valle dell'Adige e altra salita, questa volta sul Monte Bondone sino a Candriai. Da lì ulteriore la picchiata verso la valle dei Laghi, lo "strappetto" di Vigo, altra discesa sino a Bolognano, per poi affrontare la salita più dura di giornata, il Passo di Santa Barbara, un'ascesa di 13,6 chilometri con pendenza media del 7,8%. L'ultima discesa porterà la corsa prima a Loppio e poi Mori, da dove partirà l'ultima asperità, con salita verso Brentonico e poi ai 1.320 di San Valentino, dove sarà fissato il traguardo, che verrà raggiunto dopo una salita di 18 chilometri al 6% di pendenza media.
Il giorno successivo, mercoledì 28 maggio, il Giro d'Italia si sposterà in valle dell'Adige con partenza della 17esima tappa da San Michele all'Adige, precisamente dalla Fondazione Mach, e arrivo in quota a Bormio dopo un'altra frazione che - inevitabilmente - "segnerà" la classifica. Poi la Morbegno - Cesano Maderno (18esima frazione), la Biella - Champoluc (arrivo in Valle d'Aosta) e la penultima frazione - sabato 31 maggio - da Verrés all'arrivo in quota del Sestriere.
Nella notte tra sabato e domenica 1 giugno la comitiva si sposterà tutta la nella capitale, dove si svolgerà il "carosello" finale: partenza da Città del Vaticano e arrivo ai Fori Imperiali per la frazione che chiuderà l'edizione 2025 della corsa rosa.
I big ci saranno? Il sogno e obiettivo di Rcs è avere al via tutti i fuoriclasse, a cominciare dal super "campionissimo" Tadej Pogacar, dominatore dell'ultima edizione, sperando di poter riproporre sulle strade della Penisola il duello con Jonas Vingegaard e Primoz Roglic. Ad oggi non vi sono certezze ed è "scritto" che la priorità del "Cannibale" e del danese sia certamente il Tour de France, mentre Roglic potrebbe esserci anche se il suo focus dovrebbe essere ancora la Vuelta, corsa che ha già vinto quattro volte al pari di Roberto Heras. In caso di ulteriore successo, lo sloveno (che non è più giovanissimo visto che ha 35 anni) diventerebbe il ciclista ad aver trionfato più volte nella kermesse spagnola.
Ecco perché il rischio di non avere nessuno dei "magic three" è più che concreto. Fare "all in", invece, significherebbe rilanciare in maniera clamorosa il Giro d'Italia.