Giochi sportivi studenteschi, tutto tace: ritardi e silenzi preoccupano gli istituti. Malfer (Campobase): "Il Dipartimento non ha intenzione di riproporli?"
Michele Malfer, consigliere provinciale di Campobase, ha presentato un'interrogazione in consiglio provinciale sul tema dello sport nelle scuole provinciali e in particolare sui Giochi sportivi studenteschi

TRENTO. "Negli ultimi anni, l'attività sportiva scolastica a livello provinciale ha ottenuto un notevole successo, sia per la varietà di sport e attività proposte sia per l'alto numero di studenti coinvolti. Dati e risultati significativi che hanno contribuito a posizionare la Provincia di Trento al secondo posto nella classifica finale dell'indice di sportività 2024 e al primo posto per gli sport individuali".
Parte da questa considerazione la riflessione di Michele Malfer, consigliere provinciale di Campobase, che ha voluto interrogare la giunta trentina proprio sul tema dello sport nelle scuole provinciali.
"Quel successo è frutto di obiettivi ambiziosi delineati dalla Pat nel Progetto sportivo scolastico, che mira a sensibilizzare la comunità scolastica sull'importanza dell'attività motoria e sportiva per la salute pubblica e la prevenzione. Il progetto offre anche opportunità di pratica sportiva agli studenti che non partecipano a competizioni agonistiche, in particolare a coloro che trovano a scuola l'unico contesto per farlo. L’obiettivo è avvicinare i ragazzi allo sport, stimolando nuove passioni e prevenendo l'abbandono precoce, coinvolgendo il maggior numero possibile di studenti attraverso manifestazioni d'Istituto e eventi territoriali".
Fino allo scorso anno scolastico il culmine dell’attività sportiva scolastica era rappresentato dai Giochi sportivi studenteschi, con tappe ben definite e seguite grazie a un rapporto collaborativo tra gli istituti e il Coordinamento delle attività sportive del Dipartimento Istruzione e Cultura. Gli istituti ricevevano una circolare di presentazione dell’iniziativa con il calendario entro il 21 settembre e raccoglievano le adesioni entro metà ottobre.
"Sulla base del calendario provinciale e delle discipline sportive scelte - riprende Malfer -, i singoli insegnanti pianificavano le attività didattiche e le fasi d’Istituto per i Giochi sportivi studenteschi. In prossimità della data della manifestazione provinciale, il Dipartimento inviava il modulo d’iscrizione per gli studenti qualificati, consentendo una programmazione efficace del piano viaggi. Nonostante le difficoltà, la professionalità, l’impegno e la passione dei docenti e dello staff del Coordinamento hanno sempre portato a termine le manifestazioni in modo positivo e coinvolgente, facendo vivere a tutti gli studenti l'importanza dell'attività motoria e sportiva per la salute e il benessere sociale".
"Tuttavia, ad oggi, 29 ottobre, non è giunta alcuna circolare o comunicazione ufficiale da parte del Dipartimento riguardo i prossimi Giochi sportivi studenteschi. Questo ha spiazzato gli istituti nella programmazione e ha sollevato dubbi sulla realizzazione del progetto sportivo scolastico della Provincia autonoma di Trento, nonché sulla sua continuazione secondo le modalità precedenti. Ci si interroga sulle motivazioni di tale scelta da parte della Provincia e si chiede se questo sia un semplice ritardo nella comunicazione o se derivi dalla mancata sostituzione di un docente di educazione fisica distaccato al Dipartimento istruzione, andato in pensione, a cui era affidata la gestione delle iniziative sportive rivolte alla popolazione studentesca".