"Chi ha più di due insufficienze l'anno prossimo non giocherà con noi". Il monito del presidente del Mantova Filippo Piccoli ai calciatori del settore giovanile
"A marzo parlerò con i responsabili delle scuole - ha proseguito il presidente biancorosso, rivolgendosi anche ai tecnici -, verificheremo le pagelle di questi ragazzi e se non avranno rimediato alle insufficienze scolastiche l'anno prossimo non giocheranno più nel Mantova. La nostra è una società seria, composta da persone serie e preparate e il compito di voi ragazzi, per il momento, è quello di andare bene a scuola e crescere con la schiena dritta"

MANTOVA. Un messaggio forte, chiaro e deciso. Pronunciato davanti a tutti i ragazzi che compongono il settore giovanile del club da lui presieduto e ai genitori che, dai palchi del Teatro Sociale di Mantova di piazza Cavallotti, hanno applaudito.
La festa di Natale del settore giovanile del Mantova, società professionistica che partecipa al campionato di serie B, si è aperta all'insegna del "coup de théâtre" e l'attore protagonista è stato il presidente del sodalizio virgiliano Filippo Piccoli, che lo ha rilevato dall'attuale proprietario dell'Hellas Verona Maurizio Setti, portandolo sino al torneo cadetto.
Niente saluti istituzionali, nessun riferimento a vittorie, sconfitte, gol fatti e subiti, non si è parlato delle prestazioni sul campo. "Si alzi in tutta onestà chi a scuola ha più di due materie da recuperare" queste le parole pronunciate dal massimo dirigente lombardo dal tavolo dei relatori, suscitando uno stupore generale, visto che nessuno era stato informato della cosa.
I ragazzi - in sala erano presenti tutte le formazioni giovanili, dall'Under 9 sino alla "Primavera" - si sono guardati e una trentina, i più coraggiosi e onesti, si sono alzati in piedi, mentre dalla parte superiore del teatro, dove erano ospitati genitori e parenti, sono partiti gli applausi.
"A marzo parlerò con i responsabili delle scuole - ha proseguito il presidente Piccoli, rivolgendosi anche ai tecnici -, verificheremo le pagelle di questi ragazzi e se non avranno rimediato alle insufficienze scolastiche l'anno prossimo non giocheranno più nel Mantova. La nostra è una società seria, composta da persone serie e preparate e il compito di voi ragazzi, per il momento, è quello di andare bene a scuola e crescere con la schiena dritta".
Parole assolutamente significative, ribadite dal tecnico della prima squadra Davide Possanzini, ex calciatore di serie A, che - dopo una battuta - ha anch'egli sottolineato come l'impegno scolastico debba essere messo al primo posto dai giovani.
Le parole di Filippo Piccoli, che ha preso il Mantova retrocesso in serie D (e poi ripescato) e l'ha portato sino in serie B (la squadra lombarda occupa la decima posizione ed è ai margini della zona playoff) sono giunte a destinazione, eccome se sono giunte: tutti i giovani calciatori sognano di "arrivare", di vestire la maglia della squadra della propria città, quella per cui hanno fatto il tifo sin da piccini, ma la vita non è fatta solamente di passione e sogni, ma soprattutto d'istruzione e cultura.
E il presidente del Mantova l'ha detto chiaramente, in un momento assolutamente "non banale", durante il quale - da consuetudine - si parla di risultati, obiettivi sportivi e ambizioni calcistiche future. Stavolta il copione è stato "ribaltato": tocca adesso ai giovani calciatori biancorossi ascoltare il monito del proprio presidente.