Aquila Basket, superata la "prova del nove": slalom tra alcuni (impressionanti) numeri di un memorabile avvio da record in Serie A
Difesa, attacco, divertimento ed "effetto PalaTrento": è un inizio di campionato storico per i ragazzi di coach Paolo Galbiati, sempre più lanciati in vetta alla classifica di Serie A

TRENTO. Nove vittorie consecutive per aprire la stagione in Serie A, 4 punti di vantaggio sulle inseguitrici in classifica, un livello di entusiasmo forse mai registrato per il basket a Trento a dicembre: è un'Aquila Basket vince, convince e soprattutto, continua a crescere. Passo dopo passo, rimanendo fedele a sé stessa e alle proprie idee dentro e fuori dal campo. Ed esprimendo dei numeri che non lasciano spazio alle interpretazioni: questa è una gran bella squadra.
LA MIGLIOR DIFESA È L'ATTACCO
La Dolomiti Energia Trentino gioca una pallacanestro di alto ritmo, ed è la terza squadra in tutta la Serie A per possessi offensivi giocati a partita (88,1): e fino a qui, niente di strano. Anche i non addentro alle segrete cose percepiscono il tambureggiante "pace" dei bianconeri, squadra tra le più rapide del campionato nel riportarsi nella metà campo offensiva dopo un rimbalzo in difesa o un canestro subito.
Sarebbe più difficile, a sensazione, vedere nella difesa uno dei punti di forza di questa squadra: e invece analizzando i numeri si scopre che in Serie A Trento ha la quarta miglior difesa del torneo (concede 0,913 punti per possesso ai propri avversari) a fronte del sesto miglior attacco (1,001 punti segnati per possesso).
Insomma, il segreto delle vittorie dei ragazzi di Galbiati è nella difesa? Verrebbe da dire, sì e no. Perché ormai il basket è talmente fluido e dinamico che difesa e attacco sono (quasi) da considerarsi un'unica entità: attacca con buone percentuali e buon ritmo, e in difesa avrai la vita più facile.
CALE, LAMB, FORD: IL POTERE DEL TRIUMVIRATO
Devi avere le idee, devi avere le vetrine giuste dove metterle in campo (e l'EuroCup da questo punto di vista è impagabile, per quanto complicata). E poi devi avere i giocatori: la Dolomiti Energia li ha, eccome. E la squadra pensata e per certi versi sognata dal direttore sportivo Rudy Gaddo e da coach Paolo Galbiati sta funzionando alla grande. A dare continuità e costanza ai bianconeri c'è un gruppo solidissimo e ben bilanciato, che fa di atletismo e "volume" fisico uno dei propri marchi di fabbrica; ma a risolvere le situazioni ci pensano i tre tenori. Myles Cale, Jordan Ford, Anthony Lamb.
La vita di una squadra di basket è (più) facile quando le tue tre prime punte sono dentro ai migliori 20 giocatori del campionato per efficienza offensiva: tra chi gioca almeno 10 possessi a partita Cale occupa il terzo posto, Ford è in top 10 ed Anthony Lamb, quello che nelle ultime due complicate partite contro Pistoia e Napoli ha preso sulle spalle la squadra segnando 27 punti in due match consecutivi, è 20esimo.
EFFETTO PALATRENTO
Se poi si combina l'effetto di una squadra vincente&divertente con il lavoro che da anni il club spende per rendere accattivante e "confortevole per tutti" l'evento partita al palazzetto, si capisce perché i bianconeri quest'anno stiano viaggiando a numeri record anche in termini di tifosi in tribuna: in EuroCup si è superata quota 3.000, in campionato l'Aquila ha messo in fila tre sold-out clamorosi da 4.000 presenti, e la sensazione è che i biglietti per la prossima sfida di Serie A contro la Virtus Bologna del 22 dicembre non dureranno granché una volta aperta la prevendita libera.
E la gente bianconera spinge: pur in un momento non brillante per infortuni, assenze e acciacchi, contro Napoli il fattore campo ha fatto la sua parte e aiutato la squadra a superare ogni passaggio a vuoto. Un alleato prezioso per continuare a sognare in grande.