Lupi, le petizioni di Dallapiccola e Schuler stracciate da quella della Lac: ''Ora chiediamo maggiori tutele''
I due assessori hanno chiesto ai cittadini se volevano regole più restrittive e abbattimenti controllati ma la petizione contraria ha battuto le loro due di quasi 6.000 firme. Adesso dimostreranno di non aver preso in giro anche quelli che li hanno sostenuti?

TRENTO. Gli assessori provinciali di Trento e Bolzano sono stati battuti dalla società civile e, a questo punto, per coerenza, dovranno accantonare qualsiasi ipotesi ''belligerante'' nei confronti del lupo. Si è chiusa, infatti, domenica 20 maggio, la petizione on line lanciata lo scorso 9 marzo dall'assessore all'ambiente altoatesino Arnold Schuler che chiedeva sostegno ai cittadini per andare, poi, in Europa ad abbassare il livello di tutela del lupo e a Roma per rendere possibili gli abbattimenti ''controllati''.
Poco dopo ne ha lanciata una identica anche il suo omologo trentino, Michele Dallapicola chiedendo a sua volta sostegno e spinta per avere "autonomia nella gestione dei grandi carnivori''. E a distanza di pochi giorni ne è partita una opposta, lanciata dalla Lac - Lega abolizione caccia, insieme a Wwf Bolzano e col sostegno di Lipu, Pan-Eppaa e altri intitolata "Petizioni contro il lupo? No, grazie. Viva il lupo!" che invece chiedeva di mantenere le tutele attuali e di educare, piuttosto, agricoltori e allevatori alle regole di convivenza con questi importanti animali (tra l'altro presenti sui nostri territori in proporzioni minime rispetto ad altre regioni Italiane: addirittura in Alto Adige con numeri prossimi allo zero visto l'assenza di branchi stanziali).
Ebbene questo è stato il risultato: petizione Schuler 37.385 firme; petizione Dallapiccola 2.076; petizione Lac/Wwf/Lipu/etc 44.927 firme (e c'è ancora tempo per votare, tra l'altro). Insomma la vittoria è schiacciante e, come giustamente scrive oggi la Lac, ora è tempo di elaborare delle iniziative di ulteriore salvaguardia del lupo. "I due assessori - spiega la Lac - utilizzando lo strumento della raccolta firme online lo hanno reso ufficiale e valido online come momento concertativo e codecisionale. Poiché le persone a favore di una maggior tutela dei grandi carnivori sono molte di più di quelle contro, abbiamo chiesto incontri con gli assessori, per decidere insieme iniziative di salvaguardia".
Al momento le associazioni non hanno ricevuto risposta e chissà mai se le riceveranno. Sarebbe giusto, però, che gli assessori accettassero questo incontro. Aprendosi alla petizione online hanno chiesto l'opinione della gente e la gente si è espressa, in senso opposto a quanto loro proposto. Troppo comodo chiedere sostegno ai cittadini e poi fregarsene se questi si esprimono in maniera diversa da quanto si poteva immaginare. I due assessori, lo avevamo detto da subito, stavano facendo un madornale errore politico esponendosi in questo modo alla volontà popolare.
Oggi, però, l'errore diventerebbe impareggiabile se facessero anche ''orecchie da mercante''. Da un lato offenderebbero la maggioranza, quelli che si sono espressi in maniera contraria a loro, ma dall'altro mortificherebbero anche quelli che li hanno sostenuti. Sarebbe come dire "vi abbiamo presi in giro tutti perché tanto alla fine decidiamo noi. Se siete d'accordo allora bene, altrimenti, facciamo uguale". Perché? Perché, come diceva il Marchese del Grillo, "io so io e voi nun siete un c..o".