Chi ha paura del lupo? Dallapiccola e Schuler ne hanno molta e lanciano due petizioni. La Lac (per fortuna) no e in due giorni raccoglie oltre 4.000 firme
Il Patt soprattutto nelle valli ha perso voti e consensi e allora prova, evidentemente, a inseguire la Lega sui suoi temi (mossa che di fatto fa preferire sempre e comunque l'originale). La ventina di lupi che ci sono in regione hanno causato danni risibili e la minaccia per l'uomo è statisticamente bassissima. La Lac lo sa bene e chiede che non vengano cambiate le regole

TRENTO. E' diventato il nemico pubblico numero 1 per gli assessorati provinciali all'ambiente di Trento e Bolzano: il lupo spaventa talmente tanto la coppia Michele Dallapiccola - Arnold Schuler da spingerli a lanciare due petizioni distinte, una su change.org e l'altra su openpetition.eu firmate personalmente dai due assessori volte a chiedere nuove competenze per gestire questa terribile (siamo ironici ovviamente) minaccia. Venti lupi sparsi su un'intera regione (ricordiamo che la Toscana ne ha oltre 500).
Venti lupi che in quanto a danni procurati stanno praticamente a zero: nel 2016 hanno fatto sborsare alla Provincia di Trento la "bellezza" di 46.000 euro di risarcimenti per 99 capi uccisi. Roba che in confronto gli ungulati sono degli spietati antagonisti, birbaccioni da mettere al bando. Si pensi che nel 2014 quest'ultimi avevano causato la bellezza di 160.000 euro di danni alle coltivazioni. Per non parlare degli incidenti stradali. Solo nel 2016 la Provincia ha speso 200.000 euro tra catarifrangenti e sottopassaggi per evitare gli incidenti stradali con cervi e cerbiatti. Insomma questo per dire che la realtà dei fatti è che ad oggi la paura del lupo è assolutamente ingiustificata e l'impegno che ci stanno mettendo i due assessori provinciali a distruggere (soprattutto sul piano culturale perché i messaggi che mandano con queste due campagne è assolutamente dannoso) quello che con fatica si è riusciti a raggiungere in questi ultimi anni è davvero inspiegabile.
O meglio, è, purtroppo, spiegabilissimo. Il Patt a queste ultime elezioni in alcune zone è quasi sparito ed è crollato proprio nelle valli, un tempo fucina di voti. Al contrario è cresciuta la Lega e allora ecco la levata d'ingegno: inseguire il partito di Salvini sui suoi temi che vengono considerati popular (strizzando l'occhio, ad esempio, ai cacciatori) senza capire che in questo modo si condannano davvero allo zero virgola perché tra una Lega che ha sempre detto certe cose e qualcuno che prima difendeva posizioni anche difficili, ma giuste, e oggi, per un pugno di voti, si mette a parlare come la Lega si preferirà sempre l'originale.
Andare nelle valli e spiegare che il lupo è pericoloso quanto un asteroide (ricordiamolo sempre: in 150 di storia, in Italia, non si è mai verificata un'aggressione all'uomo perché il lupo è uno degli animali più schivi che ci sono tra i nostri boschi) richiede impegno e tempo ed è più facile soffiare, invece, su paure ataviche magari aprendo delle inutili petizioni online che servono a cosa? A far vedere che ci sono persone spaventate? Quelle ci saranno sempre, ma siete proprio voi assessori che dovete spiegargli che non c'è da aver paura (quello altoatesino poi è un caso eccezionale non avendo lupi stanziali sul territorio e avendo avuto in un anno 3.000 euro di danni causati da esemplari di passaggio: siamo alla più totale schizofrenia politica) e, laddove questa permanga, a mettere in campo azioni che rassicurino la popolazione.
In Alto Adige come in Trentino in questi anni sono stati finanziati progetti di studio, monitoraggi, sono stati impiegati da un lato il Muse e dall'altro l'Eurac, sono stati fatti convegni, settimane dedicate al lupo, è stato fatto qualcosa di importante a livello faunistico e scientifico e oggi i due assessori provinciali se ne escono con questa mossa, che non vale nulla sul piano istituzionale, ma serve semplicemente a dire "caspita c'è qualcuno che ha paura del lupo". Apritela alle elementari questa petizione dopo aver letto ai bambini la storia di "Cappuccetto Rosso" e otterrete ancor più consensi. Quattro anni fa la petizione su change.org per chiedere di revocare la delibera di uccisione degli orsi in Trentino aveva raggiunto 156.000 firme, quella per chiedere le dimissioni di Ugo Rossi più di 93.000.
Insomma siamo alla barzelletta. Ma se degli assessori lanciano le loro petizioni a questo punto ha ancor più importanza quella lanciata dalla Lac intitolata "Petizione contro il lupo?No grazie. Viva il lupo" e che chiede che vengano mantenute tutele e garanzie per questo animale simbolo. Per la cronaca si trova su change.org come quella fatta partire da Dallapiccola: l'assessore ha raccolto in 3 giorni 839 firme, la Lac in 2 giorni è a oltre 2.500. Quella di Schuler in una settimana ne ha raccolte quasi 20.000.
Insomma, datevi da fare. Vediamo come la pensate.