L'acqua del torrente diventa verde fosforescente: ecco il particolare fenomeno che incuriosisce i social
Per portare avanti un progetto di rilevazione delle acque sotterranee è stato rilasciato nel torrente un tracciante, la fluoresceina sodica, una sostanza innocua per l’uomo e l’ambiente, capace di essere rilevata anche a concentrazioni bassissime

BASSANO DEL GRAPPA. La scienza spesso sorprende, e non ha mancato di farlo in maniera spettacolare nelle acque del torrente Oliero.
Acque che si sono tinte di un verde fosforescente che non ha mancato di incuriosire molti utenti dei social che in questi giorni hanno visto le insolite foto: intelligenza artificiale? No, reali e concretissimi "esperimenti" scientifici.
Con l’inizio del nuovo anno l’Istituto Agrario Parolini di Bassano del Grappa infatti ha voluto condividere le immagini di un progetto di cui va particolarmente orgoglioso: il “Tracciamento Val Frenzela 2024”.
Si tratta di un’iniziativa che punta a ricostruire e studiare il percorso delle acque sotterranee nell’Altopiano dei Sette Comuni, approfondendo la conoscenza delle risorse idriche delle montagne venete, in particolare di quelle che forniscono acqua potabile, un sistema ancora in buona parte sconosciuto.
Per farlo - raccontano i protagonisti -, è stato utilizzato un tracciante, la fluoresceina sodica, una sostanza innocua per l’uomo e l’ambiente, capace di essere rilevata anche a concentrazioni bassissime. Il tracciante è stato rilasciato in un punto del territorio di Gallio dove un torrente viene completamente inghiottito dal sottosuolo carsico. Da quel momento, una rete di monitoraggio composta da 20 punti di controllo – situati presso sorgenti e corsi d’acqua nelle aree di Valbrenta, Valsugana e Valle dell’Astico – ha iniziato a registrare il passaggio della sostanza.
Il progetto ha visto anche il coinvolgimento diretto degli studenti dell’Istituto Parolini, impegnati sia sul campo che in laboratorio. Dopo aver partecipato all’immissione del tracciante, i ragazzi hanno eseguito campionamenti, analisi delle acque e misure di portata, acquisendo competenze pratiche legate alla tutela delle risorse idriche.
Dopo venti giorni dall’immissione sono arrivati i primi risultati: la fluoresceina è stata rilevata alle sorgenti dell’Oliero, dove le acque si sono tinte di un verde intenso, segnalando il percorso seguito dal tracciante attraverso il sistema carsico. Il progetto, che proseguirà per diversi mesi, permetterà di mappare con maggiore precisione le vie sotterranee dell’acqua, fornendo strumenti fondamentali per la gestione e la tutela di una risorsa preziosa come l’acqua potabile.