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"Disponibili all'acquisizione delle seggiovie", una società impianti pronta a rilanciare l'area: "Oggi forte il turismo slow, ma lo sci alpino e nordico possono avere mercato"

L'obiettivo è concludere l'epoca della frammentazione impiantistica e rilanciare definitivamente l'area, anche in chiave invernale: "Una struttura solida può garantire interventi efficaci"

Di Luca Andreazza - 09 gennaio 2025 - 12:19

PASSO ROLLE. L'obiettivo è concludere l'epoca della frammentazione impiantistica e rilanciare definitivamente il passo Rolle, anche in chiave invernale. Ma i tempi sono stretti se si vuole arrivare a completare la maggior parte delle opere e degli investimenti con la messa in funzione del collegamento da San Martino e cercare di sfruttare quel traino.

 

"Non abbiamo mai nascosto la disponibilità a procedere con l'acquisizione dell'area in una logica di razionalizzare ulteriormente l'offerta", dice Giacobbe Zortea, presidente della società impianti San Martino Passo Rolle, con una grande esperienza amministrativa alle spalle in politica tra Comune e Comunità di valle e alla guida del parco naturale di Paneveggio. "C'è la volontà di investire e sono stati avviati i ragionamenti con la Provincia e l'Agenzia territoriale d'area (ente che si colloca a raccordo tra Trentino Marketing e l'Azienda per il turismo) per delineare il futuro della destinazione".

 

La stagione scorsa la tensione tra i gestore del rifugio Capanna Cervino e la società impianti di Castellazzo è definitivamente arrivata a punto di non ritorno a causa di cartelli, divieti e prescrizioni che rendono complessa l'accessibilità alla struttura in quota. Se in questo caso c'è un dissidio irrisolto tra sorelle e fratello, un grido d'allarme è stato lanciato negli scorsi giorni da Michele Barigelli, titolare dell'hotel Vezzena e presidente della Pro Loco Passo Rolle e Val Venegia: "E' angosciante e irritante vedere una stazione sciistica così arretrata. La Provincia non può restare indifferente" (Qui articolo).

 

Si avvicinano i tempi delle decisioni tra la realizzazione del collegamento San Martino-passo Rolle da circa 60 milioni e sul fronte Castellazzo la scadenza delle revisioni degli impianti. "Noi siamo pronti a discutere e approfondire le possibilità perché sarebbe l'ultimo tassello di una ristrutturazione dell'area", spiega Zortea. "Si potrebbe avere una maggiore unitarietà d'intervento e la forza per sviluppare in modo strutturato la zona".

 

Un'ultima tappa di un processo decennale di razionalizzazione dal Consorzio degli impianti a due società di stampo industriale a operare sul mercato: San Martino Passo Rolle e Alpe Tognola. "In questi anni abbiamo tutti investito per ammodernare gli impianti, rafforzare il sistema di innevamento e realizzare il bacino. Una struttura solida può garantire interventi efficaci, come è stato dimostrato dai due enti in quest'ultimo periodo".

 

Si ragiona sulle priorità. "L'estate è un periodo molto interessante mentre oggi molte proposte nel periodo invernale sono legate a un turismo slow: escursionismo e ciaspole. La sfida è di diversificare l'offerta e riuscire a sviluppare lo sci alpino e quello nordico. Il collegamento San Martino Passo Rolle comporta anche la riqualificazione del campo scuola e una migliore gestione dei flussi". 

 

Resta ancora un po' di frammentazione sul Rolle. "Ci siamo interessati alcuni anni fa ma non c'era la volontà di cedere gli impianti. Noi siamo sempre disponibili a determinate condizioni, le nostre idee non sono variate nel tempo. A ogni modo molti operatori sono impegnati per riqualificare le strutture: c'è grande fermento e c'è fiducia per il futuro". Insomma, ci sono i presupposti per rilanciare l'area con il supporto delle amministratori locali e della Provincia. "Molti percepiscono la responsabilità di partecipare al rilancio dell'area", conclude Zortea.

 

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