La Provincia vuole togliere le Feste Vigiliane al Centro Santa Chiara? Il Comune: "Fiducia nell'ente e nella Pro Loco. Ci dicano se vogliono cambiare la legge provinciale"
Dopo la gestione della Music Arena, il Centro servizi culturali potrebbe perdere anche l'organizzazione delle Feste Vigiliane. La vice sindaca del Comune di Trento, Elisabetta Bozzarelli: "Si rischia di gettare via tutto per un concerto di Vasco Rossi"

TRENTO. Piena fiducia a Centro servizi culturali Santa Chiara e Pro Loco Centro Storico di Trento. Se la Provincia intende valutare una riorganizzazione sul fronte dell'organizzazione delle Feste Vigiliane con il contributo dell'ente di via Santa Croce messo in discussione, il Comune chiarisce che la collaborazione di queste due realtà è un punto più che fermo.
"C'è la disponibilità a confrontarsi sull'argomento ma si rischia di gettare via tutto per un concerto di Vasco Rossi", spiega Elisabetta Bozzarelli, vice sindaca del Comune di Trento. "Le Feste Vigiliane sono un evento popolare, di tradizione e di cultura della città in particolare e del Trentino in generale. Crediamo nel protagonismo del Centro servizi culturali Santa Chiara e della Pro Loco Centro Storico".
Ieri la Provincia ha commissariato il principale ente del territorio sul fronte della cultura e oggi la vice presidente Francesca Gerosa ha definito a grandi linee le prossime mosse sulla partita Music Arena, una gestione diversa rispetto a quella del Centro Santa Chiara, forse scaricata in modo un po' ingeneroso. Ma sull'area di San Vincenzo sembra che ci sia un po' di confusione. La zona è ampia e lì potrebbe sorgere pure il nuovo stadio (Qui articolo), Ma le idee del Comune appaiono diverse sulla destinazione dei terreni.
"Forse si sono resi conto che non c'è un'idea culturale forte e chiara, così si ritorna indietro". Il punto di partenza è il disavanzo di bilancio e gli squilibri economico-finanziari, riconducibili sostanzialmente alla Music Arena, del Centro servizi culturali Santa Chiara. Ma anche le Feste Vigiliane sono finite nel conto dell'ipotetica riorganizzazione dell'ente. "Analizzeremo - le parole di Gerosa - anche questa situazione" (Qui articolo).
Ma il Comune difende questa scelta. "Negli scorsi giorni abbiamo rinnovato la convenzione con l'ente per la stagione ordinaria sulla base della legge in ambito culturale", aggiunge Bozzarelli. "Le feste patronali rientrano in queste competenze. Nessuno ha mai messo in discussione l'organizzazione di Centro servizi culturali Santa Chiara e Pro Loco, evidentemente si vuole modificare la norma e attendiamo un incontro per discutere di eventuali modifiche".
Le Feste Vigiliane sono considerate una manifestazione di punta della città, riduttivo classificarle come una "semplice" manifestazione per celebrare il patrono. E' di più e anche è un evento culturale e variegato. "La vice presidente della Provincia ha evidenziato che l'evento costa circa 150 mila euro sul bilancio ma è l'apporto del Santa Chiara a livello organizzativo. E' un appuntamento di richiamo provinciale e rientra a pieno titolo e con importanza nel piano cultura della città. E' un'opportunità per coinvolgere il pubblico e diversificare l'offerta della vita urbana. Crediamo che quello attuale sia il giusto contenitore per valorizzare la kermesse".
La difesa appare a spada tratta. "Il Comune non può che confermare la fiducia al Centro servizi culturali Santa Chiara, così come alla Pro Loco: ci sono competenze e capacità, una forza anche di più di 300 volontari che con impegno, passione, dedizione e professionalità hanno accompagnato la trasformazione e il percorso di miglioramento delle Feste Vigiliane", conclude Bozzarelli.