Pioggia di critiche sull'Après Ski, il Gruppo Lunelli detiene il 10% delle quote: "Gestori al lavoro per ridurre i problemi". L'Asuc: "Dispiace, polemiche inaspettate"
La holding familiare dei Lunelli detiene il 10% del format Super G Après ski, il locale in val Nambino travolto dalle critiche: "Una nuova apertura richiede sempre una prima fase di inserimento: i gestori hanno avviato gli approfondimenti per studiare una soluzione e ridurre al minimo i problemi". L'Asuc (proprietaria dei terreni): "Non ci aspettavamo queste polemiche: ci sono molti locali in val Rendena e in Trentino di questo tipo"

MADONNA DI CAMPIGLIO. Amarezza per Asuc, spiazzata dalle polemiche sul Super G Après ski nella piana di Nambino, un format che richiede tempo per il Gruppo Lunelli, la società trentina detiene il 10% delle quote ma non è direttamente interessata nella gestione del locale a Madonna di Campiglio.
"Dispiace - commenta Massimo Ferrazza, presidente dell'Asuc Fisto - non era sicuramente nostra intenzione creare questi disagi". L'Asuc è proprietaria dei terreni e non si sarebbe aspettata la polemica legata all'avvio di questa attività. Non ci sono dubbi, come testimoniato anche dall'afflusso, dell'attrattività turistica del nuovo locale, ma è esploso anche il "rovescio della medaglia". Tantissimi i commenti negativi, anche sui social network, per la proposta del locale.
Perplessità espresse anche dal Parco naturale Adamello Brenta che, però, ha precisato che l'area ricade all'esterno dei confini dell'ente (Qui articolo). Il sindaco di Pinzolo, Michele Cereghini, a il Dolomiti ha spiegato che si tratta di "un'iniziativa privata", che ricade nella zona piste e impianti, la società ha ottenuto le autorizzazioni del caso, anche provinciali, e per quanto di competenza l'amministrazione è intervenuta con alcune limitazioni (Qui articolo). Certo, l'intenzione è quella di verificare le varie situazioni segnalate in questi giorni, come quelle di pericolo "riportate alla polizia locale". Le recensioni sono, però, negative e anche un'associazione che segue alcuni bimbi oncologici sono stati costretti a rinunciare al soggiorno per l'insostenibilità dell'evento (Qui articolo)
"L'iniziativa è privata e ci sono tutte le autorizzazioni del caso", aggiunge Ferrazza. "Siamo d'accordo con il sindaco sul modus operandi. Questo non è l'unico locale in val Rendena o in Trentino che offre questo tipo di intrattenimento sulle piste e non ci saremmo aspettati un riscontro così negativo. C'è un po' amarezza per questa situazione che si è venuta a creare in questi giorni".
Tra i soci di Super G c'è anche Lunelli Holding, con una quota di minoranza nella società. Tra i marchi sono presenti anche Manifattura Colombo, Unifin Iralia e Cime Bianche. La gestione è rimasta ai due fondatori di questo format, Andrea Baccuini e Giacomo Sonzini.
"La nostra partecipazione con una quota di minoranza del 10% rientra nella volontà di diversificare l'attività della Holding", commenta Matteo Lunelli, vice presidente e amministratore delegato di Lunelli Spa. "Abbiamo investito quando è stato aperto il locale a Courmayeur. Non abbiamo una gestione diretta di questa proposta, anche se naturalmente siamo in contatto con Baccuini e Sonzini. E' un format che si sviluppa in prestigiose destinazioni di montagna e che riteniamo interessante per un'economia di scala che possa portare un'offerta di alto livello delle località alpine".
Nel 2013 è stato inaugurato Courmayeur, quindi Super G è sbarcato a Cervinia e Madonna di Campiglio. La prossima tappa dovrebbe essere Cortina d'Ampezzo con orizzonte le Olimpiadi. Ma il locale non è l'unica idea per la piana di Nambino. "Ora c'è questa proposta che punta sull'intrattenimento - aggiunge Lunelli - ma l'intenzione è quella di avviare anche la parte relativa a una ristorazione di qualità".
Il punto di partenza è la ristrutturazione e gestione per i prossimi 17 anni dell'ex Zangola con la realizzazione di due ristoranti da 300 coperti complessivi. "La società è molto attenta alla proposta e la volontà è quella di non arrecare disagio ai cittadini", prosegue l'amministratore delegato della holding familiare. "Anche per questo è stata scelta la piana del Nambino perché lontana dal centro di Madonna di Campiglio. E' chiaro che una nuova apertura richiede sempre una prima fase di inserimento nel tessuto ma i gestori hanno avviato gli approfondimenti per studiare una soluzione per ridurre al minimo i problemi".
Riduzione dei problemi tra musica alta e afflusso in zona che, però, richiede tempo. "Le autorizzazioni sono in regola e le prescrizioni sono tassativamente rispettate: la proposta non è una sorpresa. Questa opportunità in questi giorni è stata molto apprezzata e ci saranno gli accorgimenti necessari per arrecare il disturbo minimo. Si è partiti con questo intrattenimento per i giovani, una proposta che piace, ma l'idea è quella di un'offerta a 360 gradi che sappia unire natura, sci e una ristorazione d'eccellenza", conclude Lunelli.