Contenuto sponsorizzato

Musica, fuochi d'artificio e luci in quota, pioggia di critiche sull'Après Ski: "Discarica a cielo aperto". Il sindaco: "Iniziativa privata, siamo intervenuti con limitazioni"

Pioggia di recensioni negative dopo l'inaugurazione del Super G Après ski nella piana di Nambino. Il sindaco di Pinzolo Cereghini: "Consapevoli del disagio, ma l'area non è di proprietà del Comune: prenderemo tutti i provvedimenti necessari nel caso in cui le norme non vengano rispettate"

Di Federico Oselini - 02 gennaio 2025 - 05:01

MADONNA DI CAMPIGLIO. "Ha rovinato la magia del silenzio che da sempre evoca la montagna, la natura ha un altro suono ma chi va qui non lo saprà mai". E poi: "Complimenti per aver portato in Val Nambino l'unica cosa che non serviva e che poteva imbruttirla". Ma anche: "Dopo solo due ore di discoteca a cielo aperto, l'area è diventata una discarica a cielo aperto: peccato, una natura bellissima completamente devastata". Questi alcuni dei commenti, e recensioni, apparsi sul web e sui social in seguito all'inaugurazione del Super G Après ski nella piana di Nambino, a Madonna di Campiglio (QUI ARTICOLO).

 

Non si placano le polemiche in seguito all'avvio delle attività della struttura che sorge sì in un'area di per sè "iconica", dal momento che in passato ha ospitato uno dei locali "simbolo" degli anni '80 (la discoteca Zangola) ma situata, come hanno osservato anche numerose associazioni ambientaliste, in una posizione "tanto delicata quanto fragile" e prossima ai confini dell'area protetta del Parco Naturale Adamello Brenta. E al centro delle critiche sono finiti appunto sia la musica ad alto volume che, come testimoniano i vari commenti, anche i comportamenti dell'utenza, a detta di molti irrispettosa dell'ambiente in cui si trova.

 

E così, dopo l'inaugurazione all'insegna di musica e dj, fuochi d'artificio e luci scintillanti, e il prosieguo dell'attività dell'Après Ski, non è mancato il malcontento espresso anche dalla popolazione locale, già di per sé poco convinta di questa scelta, con le polemiche che ora stanno montando anche sul web. A far "rumore" è stata anche la segnalazione della volontaria di un'associazione che mette a disposizione delle case in Val Nambino per famiglie con bambini colpiti da patologie oncologiche, con alcune di queste che "sono dovute scappare perché i bambini si sentivano male per la musica altissima, e non potevano riposare".

Insomma, al di là dell'attrazione dal punto di vista turistico, il "rovescio della medaglia" è stato messo in evidenza da più voci, e ad analizzare la situazione è il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini che già nei giorni scorsi era intervenuto sul tema (QUI ARTICOLO), spiegando come si tratti di "un'iniziativa privata" che ricade nella zona piste e impianti, e che inoltre ha ottenuto tutte le autorizzazioni, "anche provinciali" del caso. Il primo cittadino aveva poi spiegato come l'amministrazione sia intervenuta con alcune limitazioni: dallo stop alla musica alle 19.30 fino all'obbligo di organizzare un servizio navetta a spese del gestore. Per quanto riguarda il fronte della sicurezza, il primo cittadino ha fatto inoltre sapere che "le segnalazioni di situazioni di pericolo sono state riportate alla polizia locale".

 

"Si tratta di una struttura che di per sé nasce con questa funzione, ma dal punto di vista normativo posso garantire – aggiunge il sindaco – che prenderemo tutti i provvedimenti necessari nel caso in cui le norme non vengano rispettate".

 

Michele Cereghini fa poi un "balzo" nel passato, spiegando come l'area sia stata pianificata da oltre vent'anni per questo tipo di attività, e sottolineando: "Altro non possiamo fare, pur nella consapevolezza del disagio che questo può arrecare: l'area non è di proprietà del Comune ma dell'Asuc, ed è eventualmente a questo livello, o da parte del gestore, che dovrebbe avvenire un ripensamento della destinazione della zona".

 

"Naturalmente tutto ciò apre ad una riflessione più ampia sul futuro delle località turistiche montane come la nostra – conclude Cereghini – ma questa è già in atto da parecchio tempo a vari livelli e tocca aspetti come l'introduzione, tra le altre, di un 'numero chiuso' di ingressi, soprattutto in certi periodi dell'anno. Ma su queso fronte i singoli Comuni, da soli, possono fare ben poco".

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Ambiente
21 gennaio - 12:42
Il Gps di Puck ha trasmesso i segnali e subito i carabinieri forestali si sono attivati raggiungendo la casa dell'uomo. Dopo una perquisizione la [...]
Esteri
21 gennaio - 12:24
Non è la prima volta che si verifica un fenomeno di gelicidio sulle strade della Valsugana
Cronaca
21 gennaio - 12:31
E' successo poco prima di mezzogiorno e sul posto si sono portati i vigili del fuoco e i soccorsi sanitari. L'uomo sarebbe rimasto con la gamba [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato