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Panarotta, siamo alla (quasi) disperazione? per la Provincia "continuare a sciare si può" e l'invito è di "farsi avanti" per aprire almeno un impianto con l'inverno alle porte

Dopo il nulla di fatto con il bando andato deserto, gli enti pubblici confermano massima disponibilità nel supportare le scelte e cercano una strada per aprire almeno un impianto dopo due anni a seggiovie chiuse

Di Luca Andreazza - 13 novembre 2024 - 20:19

PERGINE VALSUGANA. Panarotta, siamo alla disperazione o quasi. "Venghino signori venghino", questo in sostanza il messaggio della Provincia che si appella alle imprese interessate a farsi avanti perché "continuare a sciare si può". Tutti gli enti pubblici conferma la massima disponibilità a supportare il "Mister x" che possa fare qualcosa. Insomma, la stagione invernale è imminente e si cerca una strada per aprire almeno un impianto dopo due anni a seggiovie chiuse.

 

Gli enti pubblici sono rimasti un po' spiazzati dal bando finito deserto per la gestione della destinazione. All'avviso di Trentino Sviluppo erano arrivati tre interessamenti ma nessun piano industriale, una documentazione ritenuta necessaria per completare le procedure. C'è stata anche una proroga dei termini, però senza esito. A circa due settimane dalle scadenze è stata convocata una nuova riunione operativa a Pergine Valsugana per discutere del futuro della Panarotta.

 

A partecipare al vertice di martedì 12 novembre alla sede della Comunità di valle hanno partecipato i sindaci dei Comuni portatori di interessi diretti e indiretti rispetto all'area interessata, l'assessore provinciale Roberto Failoni e il vice presidente di Trentino Sviluppo Albert Ballardini. Si cerca di salvare almeno la possibilità di aprire il campo scuola e di garantire un servizio, seppur minimo, agli sci club e alla comunità. 

 

Siamo alle buone intenzioni e ci si affida in qualche modo alla speranza che qualcuno possa prendere in gestione almeno un impianto. Non sarebbe la soluzione ideale e non sarebbe una risposta definitiva ma rappresenterebbe un servizio alla località per permettere alle famiglie (un bacino potenziale di 40 mila abitanti) di affrontare l'avviamento allo sci più vicino a casa e con prezzi più abbordabili. Un modo per prendere tempo e pianificare una transizione verso una proposta alternativa, modellata sulla Panarotta.

 

"Per la Panarotta – commenta l’assessore provinciale Roberto Failoni – abbiamo fatto tantissime riunioni. Questo denota l’attenzione e il grande interesse della Provincia intorno a questi impianti che presentano condizioni di esposizione e altitudine pari a quelle di altri comprensori sciistici di maggior richiamo. Nonostante il bando andato deserto continuare a sciare in Panarotta si può".

 

E la Provincia, si legge nella nota, ha riaffermato l’invito alle imprese interessate a farsi avanti in vista dell’imminente avvio della stagione invernale mentre Trentino Sviluppo ha ribadito nella messa a disposizione degli impianti e nell’individuazione di eventuali lavori di efficientamento e ammodernamento da programmare per le prossime annualità.

 

La riunione è stata poi l’occasione per ipotizzare la gestione anche parziale, per esempio di un solo impianto, con un intervento dei Comuni proporzionato all’iniziativa (una specifica che presuppone una trattativa per trovare un equilibrio tra le parti), nonché per ricordare gli impegni a bilancio fino al 2025 presi dalle amministrazioni della zona per supportare la futura gestione degli impianti.

 

"Con anche la volontà delle istituzioni – spiega Andrea Fontanari, presidente della Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol – è concreto 'portare a terra' la possibilità di sostenere nuove formule di servizi sulla Panarotta dedicati principalmente alle famiglie. Crediamo nell’importanza delle risorse comunitarie, rappresentate anche dalle stazioni sciistiche territoriali, con l’intento di rendere di facile accesso servizi sostenibili e innovativi. E' di priorità assoluta, considerare l’aspetto del far vivere la montagna in maniera attenta e rispettosa, promuovendo l’attività sportiva invernale a misura di famiglia, salute e socialità in un contesto naturale. La Comunità accoglierà positivamente le eventuali proposte di gestione, anche di parte degli impianti, partendo già da questa stagione invernale. La Panarotta dovrà vivere anche sulle altre stagionalità".

 

Parole condivisibili e che non sembrano fare una piega. Con chi? Non si sa. Quando? Non si sa. Come? Non si sa, intanto bisogna inciampare in un salvatore, basta chiamare.

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